Sardegna

A Oristano progetto per ambulatori straordinari di comunità

Pubblicato oggi il bando per la ricerca di medici

Redazione Ansa

La Asl di Oristano lancia un nuovo progetto per rispondere alla carenza di medici di medicina generale: gli Ambulatori straordinari di comunità territoriali (Ascot).
    Gli ambulatori, operativi dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 13.30 ed eventualmente nel pomeriggio secondo un monte orario modulato sulle effettive esigenze del territorio e sul numero di pazienti che necessitano dell'assistenza, saranno situati in locali già attrezzati nei comuni attualmente privi della presenza di un medico di base e vedranno operativo uno o più medici sulla scorta delle disponibilità ottenute. Le sedi individuate per gli ambulatori - che potranno essere modificate a seconda delle esigenze - sono Simaxis, Samugheo, Tramatza, San Vero Milis, Nurachi, Busachi, Ardauli, Seneghe, Uras e Marrubiu, a cui faranno riferimento i cittadini senza medico di famiglia che appartengono al rispettivo ambito territoriale.
    "Si tratta - spiega il direttore generale della Asl 5 Angelo Serusi - di un progetto pilota presentato dal responsabile dell'ufficio per l'integrazione ospedale-territorio Alessandro Baccoli e mirato a garantire l'assistenza sanitaria di base a tutti quei cittadini della nostra provincia che ne sono rimasti privi a seguito del pensionamento o del trasferimento del proprio medico curante e che non è stato possibile sostituire per via di un numero insufficiente di nuovi colleghi disponibili al subentro". Attualmente sono 49 le sedi carenti (cioè i medici di famiglia mancanti) in provincia di Oristano.
    A presidiarli saranno i medici di medicina generale e i medici di continuità assistenziale (guardia medica) in servizio che aderiranno al progetto su base volontaria, attraverso la partecipazione al bando pubblicato sul sito della Asl 5 Oristano. In subordine, potranno operarvi anche i medici dipendenti del servizio sanitario e, se questi non dovessero essere sufficienti, tutti quelli iscritti all'albo professionale, sempre inviando la propria candidatura attraverso il bando pubblicato dalla Asl 5.
    "Il servizio erogherà tutte le prestazioni che vengono di consueto effettuate dai medici di famiglia - afferma il direttore sanitario della Asl 5 Antonio Maria Pinna - prescrizioni mediche, visite urgenti e non urgenti, rinnovo di piani terapeutici, raccolta dei fabbisogni domiciliari (inserimento in Adi, attività domiciliari programmate, prestazioni integrative programmate), certificati di malattia e ogni altro compito riconosciuto dagli accordi collettivi nazionali. Essendo uno strumento varato per dare una risposta urgente ai cittadini rimasti senza medico di famiglia, gli Ascot cesseranno la loro attività quando la carenza di medici nello specifico ambito territoriale risulti superata con la nomina di uno o più medici titolari o provvisori". 

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