Sardegna

Incendio in uno stabile occupato da migranti a Cagliari

Nessun ferito, indagini sulle cause e non si esclude dolo

Redazione Ansa

È doloso l'incendio divampato questa mattina all'alba nello stabile occupato da migranti in via Riva di Ponente a Cagliari. I carabinieri hanno identificato il presunto autore, che ora è in caserma per essere sentito. Da quanto si apprende, l'uomo avrebbe appiccato le fiamme a seguito di alcune incomprensioni e litigi con un altro migrante che dormiva nella struttura. I militari stanno anche verificando l'ipotesi che lo stesso abbia appositamente chiuso l'acqua prima di dare fuoco alle masserizie e ai rifiuti accumulati all'interno dell'edificio.

Le fiamme, innescate poco prima delle 6, si sono velocemente propagate e hanno devastato buona parte della struttura, destinata ad essere dichiarata inagibile. Al momento dell'incendio nello stabile c'erano circa 40 migranti: tutti sono riusciti a scappare e a mettersi in salvo. Adesso bisogna capire dovrà andranno a dormire. Attualmente sono in strada con le poche cose recuperate dal dormitorio. Momenti di tensione all'arrivo delle forze dell'ordine, con alcuni nord africani che si sono scagliati contro di loro. Sul posto insieme ai carabinieri ci sono gli agenti della Squadra volante e il personale della Polizia locale.

PRIMI PROVVEDIMENTI - È stato arrestato il migrante che questa mattina ha appiccato l'incendio nello stabile in via Riva di Ponente. Si tratta di un senegalese di 42 anni arrivato da poco nella struttura. L'arresto è stato eseguito dai carabinieri dopo che lo avevano portato l'uomo in caserma per sentirlo. L'uomo avrebbe appiccato il rogo per vendicarsi di un altro connazionale con il quale aveva avuto una lite. La Squadra mobile invece ha denunciato un altro senegalese, un giovane di  24 anni, che questa mattina aveva aggredito gli agenti  intervenuti a seguito del rogo.

Nel frattempo il prefetto di Cagliari, Giuseppe De Matteis, ha convocato d'urgenza un vertice in Prefettura. All'incontro sono presenti, questore, comandante provinciale dei carabinieri, della polizia locale e dei vigili del fuoco ed esponenti di Comune e Regione. Al centro dell'incontro non solo la gravità del fatto ma la futura sistemazione dei 40 migranti che dormivano all'interno. Lo stabile, che è di proprietà della Regione, sarà sequestrato e affidato a un custode. I migranti non potranno quindi più rientrare. 

LA STRUTTURA SARA' CHIUSA - Sarà chiuso lo stabile occupato dai migranti in via Riva di Ponente a Cagliari in cui questa mattina è stato appiccato un incendio. È una delle decisioni prese nel corso del vertice convocato dal prefetto Giuseppe De Matteis. "Era una riunione tecnica di coordinamento - ha precisato all'ANSA il prefetto - a cui hanno preso parte i rappresentati della Regione, proprietaria dello stabile, e del Comune per l'eventuale interessamento dei servizi sociali. È stata esaminata la genesi del rogo: è partito da dinamiche interne e non da una aggressione esterna", ha chiarito il prefetto". "Lo stabile - ha aggiunto - sarà messo in sicurezza appena i vigili del fuoco completeranno le operazioni di bonifica, la Regione poi chiuderà ogni via d'accesso alla struttura e le forze dell'ordine vigileranno per evitare che qualcuno entri". Per quanto riguarda l'accoglienza, "tutti i migranti saranno identificati - ha precisato De Matteis - chi è richiedente asilo e manifesterà la necessità di avere accoglienza sarà preso in carico dalla rete della Prefettura, per gli irregolari invece scatterà l'intimazione a lasciare il territorio nazionale".

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