Riconoscono gli sforzi, ma il giudizio sull'emendamento di urbanistica al collegato alla finanziaria non soddisfa gli ingegneri cagliaritani. "Si tratta di interventi poco significativi per rilanciare il settore edilizio, ma che potrebbero, in assenza di uno strumento di applicazione diretta puntuale e preciso, aprire la strada a utilizzi impropri". In sostanza per la categoria, gli interventi salvati dalla Cassazione sono poco significativi rispetto alle esigenze di riqualificazione e miglioramento del patrimonio edilizio esistente e sono rischiosi.
Secondo l'Ordine degli ingegneri del capoluogo l'emendamento rimette al centro la necessità di una normativa chiara e solida sul tema del recupero del costruito e del contrasto al consumo di suolo, "ma che non fornisce prospettive concrete". Per l'Oic si dovrebbero prendere in considerazione i rischi legati all'utilizzo di strumenti normativi definiti provvisori e parziali: "Riteniamo che sia necessario mettere al centro la problematica del consumo del suolo e la necessità di riqualificazione del patrimonio edilizio ormai obsoleto - spiega il consigliere Oic Alberto La Barbera -. Per questo sono necessarie azioni sinergiche mirate a raggiungere le moderne esigenze di confort edilizio, che passino per una riqualificazione energetica e strutturale, oltre che per un ammodernamento tecnologico ed edilizio".
Nella proposta della giunta, sottolinea l'Oic, "si parla di possibilità di recupero 'forzato' di volumetrie esistenti, quali sottotetti e seminterrati, certamente con un impatto relativo per quanto riguarda l'uso residenziale". Secondo i tecnici, sarebbe necessario "evitare di ricorrere a strumenti legislativi a tempo o provvisori e concentrare invece gli sforzi sulla creazione di un sistema normativo coerente, nel quale i bonus volumetrici, incardinati in una normativa urbanistica complessiva e organica, possano essere uno strumento per agevolare la riqualificazione sulla linea di quanto previsto dalla direttiva europea "Case green".
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