Comincia, dopo 14 anni, il lavoro di riordino normativo che porterà all'aggiornamento del Piano paesaggistico regionale della Sardegna. Si parte da alcune tipologie di beni come giardini e parchi, centri storici e bellezze panoramiche: prima di tutto si effettuerà l'aggiornamento dei perimetri nelle cartografie del Ppr con l'inserimento dei confini dei beni paesaggistici, immobili e aree di notevole interesse pubblico (secondo l'articolo 136 del Codice Urbani) che, fino a oggi, non erano considerati.
Il lavoro di riordino è contemplato nella legge 4 del 2009 (il primo Piano casa della giunta Cappellacci) all'articolo 11, che non ha mai trovato applicazione e dove si prevede che "con periodicità biennale la giunta procede all'aggiornamento e alla revisione dei contenuti descrittivi e dispositivi del Piano paesaggistico regionale con una specifica delibera da pubblicarsi sul Buras". Dopodiché entro 30 giorni chiunque ne abbia interesse può presentare osservazioni in merito alle modifiche proposte.
Sempre entro un mese sarà la commissione consiliare competente a esprimere il proprio parere e lo trasmetterà alla Giunta per il via libera definitivo all'aggiornamento o la revisione. Ora l'assessorato ha inviato una nota al ministero in cui comunica di voler dare applicazione a quella norma.
"Si tratta di un lavoro di messa in ordine che, dopo 14 anni, finalmente possiamo avviare - spiega l'assessore degli Enti locali, Aldo Salaris -. Con la comunicazione inviata al ministero è infatti cominciato il lavoro di aggiornamento del Ppr, che al momento riguarda quelle porzioni del territorio regionale che a suo tempo, furono definite di notevole bellezza e pregio e che, in quanto tali, andavano tutelate. Per ciascun bene paesaggistico si sta accertando l'esatta delimitazione e si sta adeguando la cartografia".
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