(ANSA) - NUORO, 20 MAG - La pittura è stata l'arte espressiva
principale, ma Henri Matisse, uno dei più grandi artisti del
'900, grazie alla sua intelligenza poliedrica, ha sperimentato
le tecniche della scultura raggiungendo importanti traguardi nel
campo, in cui i suoi meriti sono stati posti in relazione con
quelli di altri grandi scultori del XX secolo, da Brancusi a
Giacometti, da Boccioni a Wotruba. Per la prima volta in Italia,
il Man di Nuoro, dedicherà una mostra alle sue sculture, dal 14
luglio al 12 novembre.
Un progetto destinato a ripensare il pittore francese, a
riconsiderare il ruolo della sua opera nel panorama dell'arte
della prima metà del XX secolo, alla luce di una più ampia
ricerca estetica. La mostra propone 30 sculture e una ventina
fra disegni, incisioni oltre a fotografie d'epoca e pellicole
originali, che modellano i soggetti di una vita, le sue
magnifiche ossessioni legate alle forme femminili, la ricerca
fisiognomica sulle modelle, le attitudini e la plasticità dei
volumi. Opere che svelano la doppia anima della sua ricerca
parallela, pittorica e scultorea, in particolare nell'affrontare
i temi dominanti del nudo, della danza, dell'odalisca.
"Ciò che mi interessa di più non è né la natura morta né il
paesaggio, è la figura" affermò l'artista nel 1908 nelle sue
"Notes d'un peintre". La figura per Matisse era intesa nel suo
senso di presenza nello spazio e nella ideale evoluzione nel
tempo. "Si tratta della prima mostra in Italia che approfondisce
la figura di Matisse scultore, il suo amore per la materia, lo
studio della figura femminile, dei gesti, delle pose in una
ricerca che lo vede passare dal racconto naturalistico alla
sintesi astratta - dice Gatti - Questa la ragione del titolo:
metamorfosi. Per il Man è il ritorno, dopo Picasso, di un
gigante dell'arte moderna, frutto di una collaborazione con
musei internazionali e di un progetto inedito". (ANSA).
Matisse inedito scultore in mostra a Nuoro, debutto in Italia
Le "metamorfosi" in esposizione al Man sino al 12 novembre