Nuovo bando da 22 milioni di euro per la riconversione e riqualificazione dell'area di crisi industriale complessa di Sassari-Porto Torres. Le risorse, pari a 20 milioni euro del ministero delle Imprese del Made in Italy e 2 milioni della Regione Sardegna, sono state messe a disposizione riattivando i fondi della legge 181/1989. L'avviso rivolto alle imprese è stato presentato a Sassari in un incontro organizzato dal Mimit in collaborazione con Regione Sardegna, Camera di commercio di Sassari, Consorzio industriale provinciale di Sassari e Invitalia. Il bando finanzierà progetti che partono da un investimento minimo di 1 milione di euro e che siano ispirati a un'industria 4.0 e sostenibile.
Secondo quanto previsto dall'accordo di programma del 2020 che non si è mai concretizzato, l'avviso punta al rilancio delle attività industriali, alla salvaguardia dei livelli occupazionali e al sostegno dei programmi di investimento e sviluppo imprenditoriale dell'area. "Questo bando rappresenta una opportuità enorme per le imprese. Noi faremo di tutto per aiutarle in questo percorso", assicura il presidente della Provincia di Sassari, Pietrino Fois. "È arrivato il momento che i soldi pubblici siano investiti davvero nell'interesse del territorio - aggiunge il sindaco di Sassari Nanni Campus - Spetta a noi prendere il controllo di questa rinascita industriale di cui si parla da decenni, ma che scelte calate dall'alto hanno di fatto impedito".
Il presidente del Consorzio industriale, Valerio Scanu, si è soffermato su alcuni aspetti del bando e, rimarcando la richiesta del sindaco di Alghero, Mario Conoci, ha riconosciuto la necessità che anche il territorio algherese rientri nell'Area di crisi complessa. "Questa volta - spiega - il bando è stato scritto in collaborazione con gli enti e amministrazioni locali, è stato fatto un grande lavoro che ci permetterà di partecipare attivamente alle scelte strategiche che riguardano il nostro territorio".
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