Sardegna

Sport in carcere, anche il Cagliari con i detenuti di Uta

Otto mesi di attività tra le mura della casa circondariale

Redazione Ansa

Cagliari e Fondazione Giulini vicini ai detenuti del carcere di Uta. Questa mattina l'atto conclusivo del progetto "Lo sport ti AiUta", realizzato grazie al supporto della Federazione Pesistica Sardegna, di Sport e Salute, dello stesso istituto di pena e con il sostegno di Fondazione di Sardegna. Dallo scorso novembre a giugno sono state organizzate nel carcere attività sportive, gestite da istruttori con il coinvolgimento di oltre cento detenuti.

I tecnici - coordinati dal responsabile del settore giovanile del Cagliari Bernardo Mereu per l'ambito calcio e dal presidente della Fipe Nicolino Testa per la parte fitness e palestra - hanno trasmesso la loro esperienza e le loro competenze professionali. All'evento di chiusura hanno partecipato anche il coordinatore tecnico e il vice-allenatore della Primavera rossoblù, Roberto Muzzi e Francesco Pisano, e il presidente Tommaso Giulini. Al termine della mattinata il buffet organizzato dall'Accademia del Buon Gusto, capitanata dallo chef William Pitzalis.

" In questi mesi di attività insieme - ha sottolineato Giulini - abbiamo voluto restituire a chi è costretto qui dentro il grande entusiasmo che ci ha trasmesso in ogni momento. Speriamo di avere portato un po' di unione e amore per lo sport e per la vita, sicuramente dentro ciascuno di noi rimarrà per sempre qualcosa di forte che vogliamo sia un punto di partenza per continuare a costruire".
 Per il direttore della casa circondariale, Marco Porcu, "un progetto che ha dato enorme soddisfazione, in virtù dell'entusiasmo dei detenuti e della passione con cui il Cagliari Calcio e la Fondazione Carlo Enrico Giulini si sono dedicati al lavoro nella nostra struttura". 
   

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