Sardegna

Minatori occupano due pozzi a Silius, nel sud Sardegna

'Senza stipendio e senza garanzie sul lavoro', protesta estrema

Redazione Ansa

DI FABRIZIO FOIS

Senza il pagamento dell'ultimo stipendio, con il rischio di essere trasferiti anche a 200 chilometri di distanza in un altro sito estrattivo, ma soprattutto senza garanzie per il loro futuro occupazionale. Così un gruppo di operai della miniera di Silius, a 50 chilometri da Cagliari nella provincia del Sud Sardegna, ha occupato, a circa 600 metri di profondità, due pozzi a Genna Tres Montis, al servizio delle gallerie dove si trovano i giacimenti di vari minerali, tra cui fluorite e quarzo.

La giornata scelta per la protesta estrema non è casuale: ieri non è arrivata l'ultima busta paga e domani sarà l'ultimo giorno della gestione di Igea, la società in house della Regione che finora ha garantito la conservazione dello stato dei luoghi e la messa in sicurezza sino al subentro del nuovo concessionario, la Mineraria del Gerrei, dall'1 luglio. Ma le premesse per l'arrivo della nuova gestione, fanno sapere i sindacati, non sono buone.

"Intanto, a fronte di una delibera della giunta regionale che definisce che i lavoratori possono essere impiegati a San Basilio e Silius e nelle aeree limitrofe, per alcuni di loro è stato previsto il trasferimento anche a Lula, nel Nuorese, a 200 chilometri di distanza - spiega il segretario della Cgil di Cagliari Giampiero Manca - Poi, il privato che subentra non si è mai presentato né ai sindacati né ai lavoratori".

"In 30 anni della mia esperienza nel sindacato - aggiunge il segretario generale della Femca Cisl Sardegna, Marco Nappi - non ho mai visto che un'azienda non parlasse con i sindacati e non rispondesse ai tavoli istituzionali. Ora ci auguriamo che arrivino presto quelle risposte che i 34 minatori chiedono sul proprio futuro occupazionale". E proprio per cercare di superare le criticità emerse, la Regione ha convocato per domani a Cagliari un incontro al quale sono stati invitati anche i vertici di Igea e della Mineraria Gerrei.

"Vogliamo far luce sul mancato rispetto, da parte di Igea, delle indicazioni fornite dalla Giunta e discordiamo con la decisione unilaterale di spostare i minatori nel sito di Lula, a 200 chilomentri di distanza dai territori nei quali attualmente sono impiegati - afferma l'assessora dell'Industria, Anita Pili - E ci auguriamo di fare chiarezza su quelle che saranno le reali ricadute industriali e occupazionali nel territorio, in vista dell'imminente inizio dell'attività della Mineraria Gerrei". Nel frattempo i minatori - che denunciano anche problemi di sicurezza ("ci hanno portato via le bombole ossido-acetileniche che qui sono essenziali") - si preparano a passare la prima notte all'interno dei pozzi in attesa dell'esito del confronto domani in Regione.

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