Sardegna

Portovesme, fumata nera al Mimit,Glencore vuol vedere la premier

Nessun passo avanti al tavolo, venerdì assemblea dei lavoratori

Redazione Ansa

Nessun passo in avanti nel corso della riunione del gruppo di lavoro per la Portovesme Srl che si è svolta al Mimit a Roma. La prossima sarà convocata dopo l'incontro che Glencore ha annunciato di voler chiedere ai massimi vertici di governo, ossia al ministro Urso e alla presidente del Consiglio Meloni: è l'unica novità dell'incontro, una sorta di fotocopia del precedente, con la delusione delle parti - sindacati e Regione Sardegna - per la fumata nera.

"Siamo consapevoli che la società non ha fatto quanto prospettato fin dal principio per cercare di risolvere il problema delle linee produttive che attualmente non sono in marcia, come quelle di San Gavino, a fronte di un impegno costante da parte delle altre istituzioni al tavolo", ha spiegato l'assessora regionale dell'Industria Anita Pili". L'azienda, ha aggiunto l'assessore dell'Ambiente Marco Porcu, deve "chiarire quali siano i suoi intendimenti sulla produzione in Sardegna: se intenda o meno portare avanti il progetto sulle batterie a litio e se questo riguardi solo la Sardegna o anche le altre sede produttive in Europa. Questo è fondamentale per capire le intenzioni reali sul territorio isolano".

Le organizzazioni sindacali hanno ribadito di non avere pregiudiziali verso un progetto di riconversione che sia ambientalmente e socialmente sostenibile e che guardi verso l'economia circolare, in linea con le prospettive di decarbonizzazione e di trasformazione industriale del Paese. "È necessario, però - hanno sottolineato - che i progetti siano non solo ipotesi ma concreti impegni assunti dall'azienda, impegni in grado di mantenere inalterati i livelli occupazionali. Così come è necessario arrivare alle future nuove produzioni con lo stabilimento in marcia e i lavoratori in attività e con adeguate soluzioni industriali per lo stabilimento di San Gavino".

Ma la Glencore rimane sorda: la linea zinco - questa la sua posizione - potrà ripartire solo in presenza di un prezzo dell'energia che rappresenti un compromesso tra il prezzo pre-crisi e quello attuale. Dal governo la stessa risposta di sempre: al momento non esistono soluzioni o ipotesi di percorsi commerciali per affrontare il tema venerdì 6 luglio si svolgerà la riunione del coordinamento sindacale della Portovesme per valutare le iniziative da mettere in campo dopo l'ennesimo nulla di fatto.

DELUSA LA SOTTOSEGRETARIA BERGAMOTTO. "Sono delusa per il fatto che la Glencore sia inadempiente, non avendo ancora prodotto il suo piano di riconversione industriale, che secondo la tabella di marcia avrebbe dovuto essere depositato entro maggio scorso. L'attenzione del governo rimane alta, per questa come per tutte le altre crisi, e ci aspettiamo che la Glencore faccia presto chiarezza sulle proprie intenzioni". Lo afferma in una nota il sottosegretario con delega alle crisi industriali, Fausta Bergamotto, al termine dell'ultimo incontro al ministero delle Imprese e del Made in Italy del gruppo di lavoro per Portovesme.

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