Sardegna

Incendi in Sardegna, Milia 'parco di Molentargius senza difese'

Sindaco Quartu: 'Mancano personale e strumenti, urge intervento'

Redazione Ansa

(ANSA) - QUARTU SANT'ELENA, 07 AGO - Dopo gli incendi di ieri, dal canneto di Molentargius all'ex camping Tamarix, anche a Quartu Sant'Elena è tempo di bilanci. Il sindaco Graziano Milia ringrazia sui social chi è intervenuto per ridurre i danni tra via Fiume e Poetto. Ma apre la polemica proprio sul Molentargius.
    "Non è possibile che questo parco di rilevanza regionale costituito alla fine degli anni '90 continui ad operare senza personale e senza strumenti per poter controllare almeno ciò che accade all'interno del suo perimetro - scrive su Facebook il primo cittadino -. Attualmente sappiamo essere attivo un piccolo distaccamento del Corpo forestale che si deve occupare anche della sella del Diavolo, di Monte Urpinu e così via".
    Secondo il sindaco "è evidente che per come è ora, che questa non è una struttura nelle condizioni di intervenire e prevenire emergenze come quella verificatasi ieri. Se un parco c'è, occorre dunque dotarlo di tutti i poteri e gli strumenti necessari a garantire una piena operatività ed una salvaguardia reale dell'immenso bene ambientale e faunistico ivi presente".
    Quindi l'appello: "Sollecito ancora una volta la sensibilità degli organi regionali preposti, in particolare l'assessore all'Ambiente che sono sicuro condividerà con noi l'urgenza di una presa d'atto e di azioni concrete da condividere insieme alle amministrazioni di Cagliari e Quartu, su cui si affaccia per la maggior parte il compendio del Molentargius-Saline".
    Un'altra riflessione sugli incendi di ieri: "Conosciamo il livello di impegno di uomini e mezzi occorso nelle ore appena trascorse in tutta l'isola, a fronte di un'emergenza generalizzata - commenta Milia -. Certo è che le avvisaglie di quanto accaduto a Posada e Muravera avrebbero potuto suggerire prudenzialmente una messa in allerta dei mezzi aerei già dalla mattinata di ieri. Siamo comunque riusciti a far fronte ai focolai con i mezzi e le possibilità che avevamo, ed oggi possiamo dire di aver scongiurato il peggio, seppur con gravi danni all'ambiente e all'avifauna del nostro territorio".
    (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it