Sardegna

Murgia: l'amica e scrittrice Milena Agus, 'lottava scrivendo'

"Le volevo, anzi, ci volevamo bene. Con lei tante confidenze"

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 11 AGO - "Michela Murgia è stata un'intellettuale lucida, una donna di pensiero capace di tradurre quel pensiero in azione, attraverso le sue parole, per trasformare il mondo". Un ricordo della scrittrice di Cabras nelle parole di Milena Agus, scrittrice cagliaritana. Una testimonianza preziosa su un'amicizia fatta di incontri, conversazioni intime, specchio di una sorellanza femminile, un'intesa profonda tra due donne e due artiste accomunate, oltre che dall'amore per la letteratura, dalla capacità di raccontare pensieri e sentimenti, desideri segreti dei personaggi nati dalla loro fantasia.
    L'autrice di "Mal di pietre" elogia su tutte una virtù rara di Michela Murgia, nei tempi del cosiddetto politically correct, in cui sono sempre più rare le voci fuori dal coro: il coraggio di esprimere le proprie idee e di difenderle, con garbo seppure con ironia a tratti sferzante, ma sempre con rispetto. Per la scrittrice cagliaritana amatissima in Francia, Michela Murgia è "un esempio luminoso per le giovani donne e per tutti coloro che lottano in difesa dei diritti". "Le volevo bene anzi - racconta Milena Augus all'ANSA - ci volevamo bene, ciascuna a modo suo, lei nel suo modo aereo ('Oggi ci sono e per te faccio tutto quello che posso, domani chissà dove sarò e se mi troverai'), io nel mio modo fedele negli anni e sempre presente".
    Emerge un ritratto inedito di Michela Murgia, lontana dai riflettori, in una dimensione intima e privata, accanto a quella pubblica e politica che la scrittrice ha interpretato dando a ogni sua affermazione, a ogni suo gesto un valore simbolico.
    "Quando ci vedevamo la fiducia era tale, al di là della differenza dei caratteri, che ci siamo fatte tante confidenze - confessa Agus - Michela era buona e intelligentissima. Il suo piacere era scrivere, soprattutto lottare scrivendo. Aveva, Michela, il coraggio di non piacere a tutti, di scontentare con le sue critiche quelli di cui attirava poi le antipatie. Ma sono sicura che se avessero avuto l'occasione, come me, di conoscerla personalmente e averci parlato davanti a una tazza di the, l'avrebbero trovata una persona deliziosa". (ANSA).
   

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