Sardegna

Ucciso dopo gara alcolica,l'arrestato in silenzio davanti al Gip

21enne sardo resta in carcere.Ieri a pm:'non l'ho fatto apposta'

Redazione Ansa

Ha confermato le dichiarazioni rilasciate durante l'interrogatorio davanti al pubblico ministero in questura il giorno del fermo, poi si è avvalso della facoltà di non rispondere. Così al gip Alessio Desogus, allevatore di 21 anni di Flumini di Quartu, arrestato per l'omicidio di Luca Mameli, il 35enne di Capoterra accoltellato sul lungomare del Poetto di Quartu dopo una gara a chi beveva di più fra due gruppi di ragazzi usciti da una discoteca all'alba di mercoledì, e morto poco dopo il trasporto in ospedale.

Il giovane, difeso dall'avvocata Maria Lucia Mancosu, rimarrà in carcere a Uta. Il gip del tribunale di Cagliari Roberto Cau ha convalidato il fermo ed emesso una nuova misura cautelare in cercare. "Aspettiamo di leggere con attenzione tutte le carte, poi decideremo come procedere anche alla luce dei risultati dell'autopsia", dice all'ANSA l'avvocata. L'esame autoptico, affidato al medico legale Roberto Demontis e al quale ha partecipato anche il consulente della difesa Maurizio Vaccaro, è durato quattro ore e ha confermato la prima ipotesi: Luca Mameli è morto per una unica coltellata al torace. Il medico legale ha anche effettuato i prelievi per gli esami tossicologici. I risultati arriveranno tra 60 giorni.

Interrogato in questura, al pm Giua Marassi Desogus aveva ammesso le sue responsabilità negando però di aver voluto uccidere Mameli: "Non l'ho fatto apposta, la lama del coltello a serramanico è scattata involontariamente durante il parapiglia". L'arma del delitto non è stata ancora trovata. Secondo quanto indicato dallo stesso arrestato, l'aveva gettata nelle saline di Quartu.
   

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