(ANSA) - CAGLIARI, 20 SET - Le commissioni non sono state
convocate, il Consiglio regionale ha disatteso gli impegni e
così il coordinamento dei comitati territoriali che protestano
contro la realizzazione selvaggia di mega impianti di energia
rinnovabile in Sardegna si rivolge al presidente della
Repubblica Sergio Mattarella.
I comitati da tempo chiedono una moratoria al rilascio di
autorizzazioni per i nuovi impianti, in attesa che Stato e
Regione elaborino una strategia energetica per l'Isola.
"Il presidente Pais ci prende in giro - spiega Luigi Pisci,
uno dei portavoce dei comitati, che anche oggi si sono dati
appuntamento sotto il palazzo del Consiglio per un sit-in -, la
sensazione è che il potere politico regionale stia trattando i
comitati come dovrebbe trattare, invece, le multinazionali". Ora
la segnalazione al capo dello Stato: "Signor Presidente - si
legge nella lettera -, non possiamo accettare che scelte pur
condivisibili, come quella della transizione energetica, possano
avvenire impedendo a amministrazioni locali, cittadine e
cittadini di essere protagonisti in questo momento essenziale
per la vita delle comunità e delle future generazioni".
I rappresentanti dei comitati chiedono di "rivedere questo
percorso e renderlo più adeguato ai bisogni di una comunità,
quella sarda, che nel corso del tempo è stata gravata da pesanti
servitù. Una moratoria - precisano - ci consentirebbe di
ridisegnare la mappa, salvaguardando la nostra identità". Da qui
l'appello a Mattarella: "Aiuti la Sardegna perché non subisca
una nuova forma di colonizzazione: quella energetica". (ANSA).
No agli impianti rinnovabili, i comitati scrivono a Mattarella
Nuovo sit-in per la moratoria: 'Consiglieri ci prendono in giro'
