Legami e intrecci tra gli ambienti criminali e le istituzioni, rapporti di scambio, favori per sviluppare interessi negli enti locali e non solo, mantenendo salde le redini degli affari anche politici con il potere dell'intimidazione. È quanto hanno scoperto i carabinieri del Ros con l'operazione 'Monte Nuovo' che oggi ha portato all'arresto di 31 persone accusate a vario titolo di associazione per delinquere di stampo mafioso, associazione segreta, associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga e altri reati come peculato e corruzione. Tra gli arrestati spiccano i nomi dell'ex assessora regionale dell'agricoltura Gabriella Murgia e del primario Tomaso Gerolamo Cocco, responsabile della terapia del dolore all'ospedale Marino di Cagliari. Dei 31 arrestati, in otto devono rispondere di associazione per delinquere di stampo mafioso, in sei di associazione segreta e altri 14 di associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga. Per alcuni degli indagati ci sono più contestazioni come per l'ex assessora regionale dell'agricoltura e il primario. I due, secondo quanto ricostruito dalle indagini dei carabinieri del Ros, scattate nel maggio del 2020 e collegate all'operazione 'Dana' che aveva smantellato una organizzazione criminale specializzata nel narcotraffico, erano il punto di unione tra le associazioni criminali e le istituzioni. Grazie all'attività investigativa sono emersi numerosi incontri tra l'ex assessora, il primario ed elementi di spicco della criminalità anche orgolese che aveva facilitato la latitanza di Graziano Mesina. Gli incontri, i cosiddetti 'spuntini', avvenivano all'interno dell'ospedale Binaghi dove Cocco lavorava.
"Abbiamo accertato diversi incontri - ha detto il tenente colonnello Giorgio Mazzoli, comandate del Ros di Cagliari- a cui hanno preso parte anche loro più volte". Proprio per la nomina a dirigente di dirigente della Struttura semplice dipartimentale terapia del dolore all'ospedale Binaghi di Cagliari, nell'ambito di questa indagine è stato iscritto nel registro degli indagati anche il nome di Massimo Temussi, attuale presidente nazionale di Anpal Servizi, che si dice "estraneo alla vicenda". Temussi, insieme al medico Tomaso Cocco, è indagato per abuso d'ufficio e violazione del segreto d'ufficio, reati che avrebbe commesso, secondo quanto riportato dal gip di Cagliari Michele Contini nelle 407 pagine di ordinanza, quando era commissario straordinario dell'Ats Sardegna, l'azienda regionale della salute.
Dall'ordinanza emergono anche altri particolari investigativi, come "l'interesse" dell'associazione di stampo mafioso, per l'elezione del rettore dell'Università di Sassari Gavino Mariotti, ma anche "l'offerta di protezione" della stessa organizzazione criminale al presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, in due occasioni. la prima rimasta senza conferme, la seconda per una sorta di "servizio d'ordine" durante una manifestazione della Coldiretti a Cagliari. rispetto alla quale l'allora assessora dell'Agricoltura Gabriella Murgia temeva contestazioni. L'ordinanza, in particolare, rileva che "si tratta di una 'protezione' rivolta ad una carica istituzionale non dalle forze dell'ordine ma da un soggetto pluripregiudicato". Secondo gli investigatori con questa indagine si è scoperta una "saldatura" tra due mondi considerati inconciliabili: quello della criminalità legato al traffico di droga o a quello che era l'Anonima sequestri, con alcuni membri delle istituzioni.
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