(ANSA) - CAGLIARI, 28 SET - Minacce, anche di morte, a un
docente dell'Università di Cagliari per aver criticato sui
social il discusso libro del generale Roberto Vannacci. "Te ne
devi andare dall'Italia, tu e tutti i depravati come te, prima
che apriamo la caccia.
Per questo il rettore dell'Università di Cagliari, Francesco
Mola, e il direttore generale dell'ateneo, Aldo Urru, a nome di
tutta la comunità universitaria, hanno espresso la loro "piena e
incondizionata solidarietà al collega Massimo Arcangeli
pesantemente minacciato nell'esercizio della libera espressione
di pensiero e di parola".
Il docente, ordinario di Scienze dell'antichità,
filologico-letterarie e storico-artistiche, che era stato il
primo firmatario di una petizione alla presidente del Consiglio
Giorgia Meloni contro il testo di Vannacci, ha già annunciato di
aver dato mandato al suo legale di denunciare il titolare del
profilo alle forze di polizia, insieme ad altri autori di
commenti minacciosi. "Seguiranno la stessa sorte nei prossimi
giorni, tutti quelli che hanno provato a intimidirmi con le armi
della diffamazione, della denigrazione e dell'offesa personale",
afferma Arcangeli.
L'ateneo è con lui. "L'Università di Cagliari - si legge nel
comunicato - è da sempre luogo inclusivo e mai divisivo di
ideali, progetti, idee e opinioni, un luogo di confronto aperto
e libero nel quale ognuno deve sentirsi al sicuro e protetto al
di là dei propri orientamenti di tipo politico, religioso,
culturali o di genere. Lo stesso senso di sicurezza e protezione
deve avvenire nel contesto sociale in cui viviamo e per il quale
l'Ateneo svolge un importante ruolo di disseminazione e
diffusione di princìpi costituzionalmente sanciti, fondati sull'
eguaglianza e sulla libertà. Pertanto, non possiamo fare altro
che condannare gesti o parole di tale viltà che hanno come unico
obiettivo minare alla base la nostra istituzione e la società
civile in cui operiamo". (ANSA).
Critica il libro di Vannacci, minacce di morte a docente
Solidarietà dell'Università di Cagliari a Arcangeli,'gesto vile'