Claudio Ranieri anticipa tutti, anche le domande. E in conferenza stampa parte da solo.
"Questa è una squadra che lotta e si impegna in allenamento e in partita - ha detto Ranieri - se io vedessi qualcosa di diverso sarei il primo a dire: o si cambia registro o me ne vado. Ma così non è: ogni allenamento è uno spettacolo".
Stiamo arrivando, questo è il secondo segnale: "Luvumbo sarebbe dovuto essere l'attaccante del flash degli ultimi venti minuti - ha detto - e invece è lui il trascinatore. Per un motivo o per l'altro non abbiamo avuto a disposizione tutti gli attaccanti, ma ora ci siamo quasi con Pavoletti, Petagna e Shomurodov che stanno crescendo. E non dimentichiamoci chi abbiamo incontrato finora. Oggi stiamo pagando forse anche più di quello che ci aspettavamo. Però dobbiamo essere tutti uniti, perché la Serie A è un bene di tutti. Sicuramente dobbiamo migliorare, non fare certi errori che in questa categoria paghi inesorabilmente. La vittoria manca, ci vuole anche quella".
Per il Cagliari ultimo da solo a due punti c'è però una gara molto difficile. E il pareggio dei viola con il Frosinone non illude nessuno: "Hanno costruito un bel giocattolo- ha detto- quella partita nel primo tempo sarebbe potuta finire anche tre o quattro a zero. Sanno attaccare centrali ma quando trovano gli spazi intasati sono molto bravi anche a scaricare sulle fasce".
Per la porta Ranieri non ha dubbi: nonostante l'errore con il Milan arriva la conferma di Radunovic: "È un ruolo particolare- ha detto confermando la fiducia al numero 1 - è lui il nostro portiere".
Calcio: Ranieri, 'niente disfattismi, stiamo arrivando'
Lunedì il Cagliari a Firenze, 'la squadra lotta e si impegna'