Sardegna

"Storia di un riscatto", il sequestro Vinci diventa un film

Regia di Stefano Odoardi, l'ex rapito sul set interpreterà il padre

Redazione Ansa

Quello di Giuseppe Vinci fu il sequestro più lungo in Sardegna. Trecentodieci giorni in mano all'Anonima sequestri, tra il 1994 e il '95. Ora quella drammatica storia diventa un film, grazie al regista Stefano Odoardi, in questi giorni a Cagliari per gli ultimi casting di "Storia di un Riscatto", primo ciak previsto all'inizio del 2024.
    "Il film - racconta il regista, sceneggiatore e produttore pescarese di 56 anni, autore del recente Dark Matter - sarà stilisticamente composto da immagini di ricostruzione del sequestro, immagini di repertorio".
    Rapito nel dicembre del 1994, Vinci, giovane imprenditore di Macomer - la famiglia possedeva una catena di supermercati - venne liberato il 15 ottobre 1995 nelle campagne di Talana dopo il pagamento di un riscatto. "Il film si concentra sulle diverse fasi del rapimento - spiega Odoardi - e sull'incomprensibile ambivalenza del governo italiano. La famiglia fu persino costretta a pagare le tasse sul riscatto di oltre 4 miliardi di vecchie lire, provocando il fallimento della loro attività".
    L'idea del film è nata proprio in Sardegna, essendo lo stesso regista un parente dell'ex sequestrato attraverso un suo nonno sardo. "Stavo girando Mancanza - Purgatorio qui in Sardegna e con mia madre decidemmo di andare a conoscere i parenti di Paulilatino e Macomer, e tra questi Lucio e Pina Vinci, i genitori di Giuseppe. Non l'avevo mai conosciuto ma ne avevo sempre sentito parlare, anche per la vicenda del sequestro, e mi colpì subito, tanto da pensare a un film sulla sua storia. Non è stato facile convincerlo, però. Inizialmente non voleva e io naturalmente senza il suo consenso mi sarei astenuto. L'ho inseguito per due anni, finché un giorno a sorpresa è arrivato il suo benestare. Da quel momento è nata una bella collaborazione tra noi: nella situazione cinematografica si è sentito a suo agio e ha iniziato a raccontare tutto, dal rapimento alla liberazione. La cosa eccezionale del film in fondo sta in questo".
    E nel film Giuseppe Vinci interpreterà il ruolo del padre Lucio. "Il mio obiettivo - conclude il regista - è quello di restituire una riflessione oggettiva su una realtà ancora poco studiata e approfondita come quella dei sequestri di persona in Sardegna, attraverso un linguaggio visivo, elemento caratterizzante della mia ricerca cinematografica, dal forte impatto autoriale e innovativo rispetto al linguaggio cinematografico".

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