Sardegna

Pd, 'con Soru confronto su programmi e basta diffidenza su M5s'

Segretario Dem Sardegna, 'serve il dialogo ma candidata è Todde'

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 23 NOV - "La nostra candidata è Alessandra Todde, l'abbiamo scelta attraverso un metodo democratico che è quello della politica". Nessun passo indietro, lo ribadisce il segretario del Pd sardo Piero Comandini all'indomani delle prove (fallite) di dialogo tra i due pezzi di coalizione del centrosinistra in vista delle regionali 2024. Comandini lo ha precisato durante la conferenza stampa di presentazione della festa dell'Unità a Cagliari alla quale parteciperà proprio Todde, ma anche la segretaria dem Elly Schlein che potrebbe provare a ricucire lo strappo con Renato Soru.
    La posizione resta quella dell'apertura a un confronto sui programmi: "Non c'è alcuna chiusura nei confronti di Renato Soru o di altri - specifica Comandini -, né per quanto riguarda la presenza alla festa dell'Unità né per altri momenti di confronto che si possono costruire in altre occasioni. Ma - aggiunge - il vero confronto deve essere sul programma, con Soru e altri si può aprire un confronto vero su una base programmatica - insiste -. Perché non possiamo fare regali alla destra, per quello che sta facendo in Sardegna e nel Paese, perché non ci sono soltanto le elezioni regionali, dobbiamo rispondere a questo anno di governo Meloni".
    Sull'alleanza con il M5s, che Soru continua a criticare sottolineando che "è destinata a perdere", il segretario ammette che "è stato il Pd il primo a essere diffidente nei confronti di un movimento che è nato come antipartitico - spiega - poi si è trasformato in questi anni in un partito vero e proprio, con Conte". Diffidenza che si sta superando con l'alleanza per le regionali: "L'alleanza ce la impone la situazione e il sistema elettorale attuale - chiarisce Comandini -, ma anche il fatto che i pentastellati sono una formazione politica alternativa alla destra, con loro abbiamo fatto cinque anni di opposizione alla Regione e perché rappresentano una fetta di elettorato importante". Per il segretario Dem "la diffidenza viene superata attraverso la responsabilità, il dialogo e soprattutto con la fase programmatica che in questo momento nella coalizione è guidata dal Pd. Altrimenti il centrodestra governerà per i prossimi anni". (ANSA).
   

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