Sardegna

Lavoro: 4 anni di stabilità, giù disoccupati e inattivi

Buone indicazioni dal 2023, "periodo positivo continuerà"

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 07 DIC - Occupazione stabile nel periodo 2018/2022. Con una lieve riduzione degli inattivi (-21 mila, -5%) e un calo piuttosto marcato dei disoccupati (-30 mila, -30%). Sono alcuni dei dati emersi alla Conferenza regionale per le politiche del lavoro 2023 "Lavoro e sviluppo per la Sardegna", l'evento annuale, organizzato dall'Assessorato del Lavoro, in collaborazione con l'Agenzia Sarda per le Politiche Attive del Lavoro (Aspal).
    In Sardegna, nel 2022, il tasso di occupazione ha registrato valori inferiori a quelli medi italiani, ma superiori a quelli medi del Mezzogiorno. Nel periodo 2018/2022, il dato è cresciuto in Sardegna di quasi 2,5 punti percentuali, un valore più elevato di quello medio nazionale e anche leggermente più elevato di quello medio del Mezzogiorno. La crescita più accentuata si è registrata nel settore delle costruzioni (in Sardegna il valore più elevato: +17,6%) e in quello dell'industria (in Sardegna +2,2%). Al contrario, gli altri settori presentano valori di segno negativo.
    I dati sui tassi di disoccupazione giovanile sono, invece, positivi: in Sardegna, dal 2018 al 2022, si è registrata una riduzione e di 8,6 punti percentuali. Nei primi due trimestri del 2023 - ha detto la direttrice generale dell'Aspal, Maika Aversano - le cifre parlano di un aumento del tasso di occupazione che si attesta attorno al 56%. Con un trend ancora in crescita per il terzo trimestre.
    Bene l'occupazione femminile. Per quanto riguarda i contratti: quelli a tempo indeterminato sono aumentati del 3% rispetto al 2022 mentre per quelli a tempo determinato si registra anche una crescita della durata, passata da una media di 107 a 120 giorni. "Per lo sviluppo della Sardegna, occorre una grande rivoluzione culturale - ha detto l'assessora regionale del Lavoro, Ada Lai - che restituisca all'economia identitaria della Sardegna il ruolo trainante dello sviluppo".
    La crescita continuerà fino al 2027, ha affermato il presidente di Anpal Servizi, Massimo Temussi. "È un momento inatteso, molto positivo - ha detto -. Dopo lo stop al reddito di cittadinanza non c'è stata nessuna bomba sociale, la riforma ha funzionato". (ANSA).
   

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