(ANSA) - CAGLIARI, 11 DIC - Organizzata grazie alla
collaborazione tra la Direzione dell'Istituto Penale per i
Minorenni di Quartucci e la Fondazione Carlo Enrico Giulini, in
partnership con il Centro Giustizia Minorile, si è svolta questa
mattina una nuova Giornata Solidale - l'ultima del 2023 - che ha
visto la partecipazione di alcuni tra i principali chef
provenienti da tutta l'Isola.
La giornata è iniziata con la consueta partita di calcio a 5
tra la squadra dei cuochi e del team dell'Accademia del Buon
Gusto (progetto nato grazie all'impegno dello chef del Cagliari,
William Pitzalis) e quella dei giovani dell'Istituto.
Contemporaneamente, in cucina altri chef ed ex allievi della
Scuola di Cucina con sede nel quartiere cagliaritano Sant'Elia,
hanno preparato un ricco buffet, condiviso poi con tutti i
presenti in un bel momento di convivialità e amicizia.
"Le Giornate Solidali sono diventate ormai un appuntamento
frequente per i nostri ragazzi ma quello con gli chef, che si
ripete da diversi anni, è sicuramente quello più atteso -
afferma il direttore dell'IPM di Quartucciu, Enrico Mauro Zucca
-. La cucina è uno spazio molto gradito dai giovani e potersi
confrontare con persone esperte è un'occasione per crescere e
migliorarsi. In una 'Comunità con le sbarre', per usare una
metafora che identifica l'IPM di Quartucciu, queste esperienze
devono diventare la normalità".
"Come ogni anno - dichiara Ilaria Nardi, presidente della
Fondazione Carlo Enrico Giulini - siamo felici di poter
organizzare la Giornata Solidale natalizia dedicata agli chef.
Un momento che sta diventando tradizione all'interno
dell'Istituto. Un ringraziamento speciale va proprio agli chef
che ogni volta partecipano in maniera entusiasta".
"La Giornata Solidale di oggi ha un forte significato non
solo dal punto di vista professionale, ma soprattutto umano -
spiega William Pitzalis, presidente dell'Accademia del Buon
Gusto -. Non dobbiamo trasmettere ai ragazzi soltanto le
tecniche di cucina, perché il rischio è che non riescano più ad
amare questo lavoro. A me e ai miei colleghi chef piace
insegnare come stare in brigata, fare gruppo tra i colleghi,
essere umili. Insomma, rispettare le persone e la cucina. Un
messaggio che vorremmo che i giovani dell'Istituto recepissero".
(ANSA).
Chef e ragazzi in campo al carcere minorile di Quartucciu
Sport e cucina in "Giornata solidale" con la Fondazione Giulini