(ANSA) - PORTOSCUSO, 11 DIC - Nuovo presidio dei nove
lavoratori di una ditta esterna licenziati per il calo delle
commesse negli appalti della Sider Alloys, ma anche
preoccupazione per il futuro dell'intero stabilimento di
alluminio primario nel Sulcis. I sindacati sono sul piede di
guerra e domani riuniranno gli operai in assemblea ai cancelli
della fabbrica per fare il punto della vertenza e decidere
eventuali azioni di protesta, senza escludere lo sciopero.
"Sul rilancio delle produzioni c'è un silenzio assoluto che è
molto molto preoccupante e al quale bisogna rispondere
immediatamente - spiega Roberto Forresu della Fiom -Cgil anche a
nome dei colleghi della Fsm Cisl e della Uilm - O l'azienda ci
incontra per darci delle risposte sul futuro oppure fermeremo i
lavoratori che stanno entrando".
Oltre al reintegro dei lavoratori licenziati nelle ditte di
appalto, circa una trentina tra ottobre a oggi, i sindacati
lanciano un ulteriore appello alle istituzioni. "Sollecitiamo da
tempo l'immediata convocazione di un tavolo al ministero delle
imprese perché qua non si capisce bene quale sarà il futuro di
questo stabilimento - incalza Forresu - dovevano esserci delle
garanzie che non arrivano mai e non abbiamo nessuna risposta
neppure dall'azienda per capire quali siano le intenzioni in
merito all'ultimo incontro che hanno tenuto al Mimit". (ANSA).
Sider Alloys, operai verso mobilitazione 'ancora senza risposte'
Sindacati sull'Aventino dopo i 30 licenziamenti in ditte appalto