Sardegna

Tavolini e musica nei locali, mano tesa Fipe a comune Cagliari

'Troviamo un giusto equilibrio con normative e regolamenti'

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 11 DIC - Mano tesa dei titolari dei locali pubblici di Cagliari al Comune alla luce delle recenti sanzioni imposte per la movida, tra tavoli all'aperto e diffusione sonora di musica. Gli imprenditori associati alla Fipe Confcommercio si sono incontrati per trovare soluzioni per cercare un'intesa con l'amministrazione, Un faccia a faccia al quale hanno partecipato anche l'ingegnere Danilo Massa e dall'avvocato Nicola Ibba.
    Tra le criticità emerse il regolamento sull'occupazione del suolo pubblico e la sua applicazione per quanto riguarda le fonti sonore, l'applicazione del coefficiente Asl per l'esterno e relative sanzioni. E ancora: il piano del risanamento acustico e la raccolta differenziata che ha ribaltato sugli operatori l'onere del servizio. "Oggi Cagliari è cambiata, la crescita turistica ha contribuito alla crescita della nostra categoria, ma allo stesso tempo ha fatto emergere diverse criticità - spiega il presidente della Fipe Confcommercio Sud Sardegna Emanuele Frongia - in tutti questi anni il dialogo con l'amministrazione è sempre stato positivo, ma oggi ci rendiamo conto che è arrivato il momento di una profonda riflessione sul futuro e sulle norme che regoleranno le nostre attività a Cagliari ".
    Oggi i titolari dei locali sono al lavoro per studiare un nuovo regolamento sul suolo pubblico che renderanno pubblico a gennaio. "Vogliamo ragionare insieme su un regolamento che educhi, che pianifichi, ma che non uccida le attività - aggiunge Frongia - oggi solo attraverso gli strumenti normativi pianificatori possiamo tracciare il futuro della nostra città.
    Capiamo la necessità di normare e di ristabilire il principio di legalità, ma le tante sanzioni oggi, non sono il termometro della presenza dell'amministrazione e del controllo, ma anzi sono la dimostrazione di come forse palazzo Bacaredda si sia allontanato dalla reale interpretazione dei fenomeni".
    Nell'incontro si è parlato anche di normative e regolamenti sull'occupazione delle strisce blu che, secondo gli addetti ai lavori, non sono efficienti. (ANSA).
   

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