Sardegna

Cresce la povertà nell'area di Cagliari, 160mila richieste d'aiuto a Caritas

Quasi 100mila i pasti erogati a persone in difficoltà

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 18 DIC - Oltre 160mila richieste di aiuto alla Caritas diocesana di Cagliari nel 2023. Sono dati che confermano la crescita della povertà anche nell'area vasta. Solo il servizio mensa ha erogato 98.151 mila pasti (da ottobre 2022 a settembre 2023) con una media giornaliera di 272 pasti. Le mense di Settimo San Pietro, Sinnai e Maracalagonis sono arrivate a sfornarne complessivamente 34.740. Senza contare analoghi servizi come quello delle suore di Madre Teresa di Calcutta, del Buon Pastore, a Quartu Sant'Elena o a Elmas.
    Il Centro diocesano di assistenza ha distribuito più di 12mila pacchi (+29,5%), il Centro "Kepos" che si occupa di migranti ha avuto 1.289 contatti (+3%) mentre 1.319 sono le visite mediche del poliambulatorio, con oltre 100 bambini visitati. A questi vanno aggiunti tutti i contatti degli altri servizi, che sono più di 50. Sono alcuni dei numeri del dossier "Una carità aperta al mondo".
    Sono aumentate le donne che si rivolgono alla Caritas ma sale anche il numero degli uomini che lanciano il loro disperato sos con problemi legati ai rapporti di tipo familiare, spesso soli e disoccupati. La gran parte dei richiedenti è italiana o, meglio, sarda. Tra le nazionalità si registra un forte aumento degli ucraini ma anche degli africani. Cresce il numero degli anziani, attualmente attestato al 13,3% (era appena il 7,6% nel 2018, dunque è quasi raddoppiato). Crescono, seppure leggermente, i divorziati soprattutto dalla parte delle donne.
    Tra gli stranieri è in forte aumento il numero dei senza dimora. Coloro che dispongono di un titolo di studio superiore rappresentano quasi un quarto del totale. In aumento soprattutto le donne istruite. Il 25% dei richiedenti dispone di un reddito evidentemente insufficiente per sostenere la famiglia.
    L'ascolto continua ad essere la richiesta maggiore, mentre gli interventi si concentrano sia nell'erogazione di beni e servizi che nell'ascolto. Nel dossier anche testimonianze di lotta e speranza. Come quella di Paolo: dopo oltre quattro anni di carcere, a 68 anni, vuole offrire qualcosa agli altri: "Oggi uno dei miei desideri da uomo nuovo e libero è dare una mano a chi ha bisogno: per questo ho chiesto di fare del volontariato".
    (ANSA).
   

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