Sardegna

Locatelli, 'risorse del Fondo unico a territori e associazioni'

'Tavoli su dopo di noi e care giver. In Sardegna buone pratiche'

Redazione Ansa

"Le risorse del Fondo unico per le disabilità, oltre 550 milioni, sono destinate a progetti che vanno sui territori e che collaborano con il mondo del terzo settore delle associazioni. Spero di poter istituire una linea specifica anche per dare valore ad attività che portano ai ragazzi con disabilità e alle loro famiglie un po' di dignità in più, attraverso la valorizzazione delle competenze fino ai casi di inserimento lavorativo".

La ministra delle Disabilità, Alessandra Locatelli, spiega ai giornalisti l'importanza dell'istituzione del Fondo unico, passata come emendamento nella notte in Senato. In tour in Sardegna per una due giorni di visite alle associazioni della regione che si occupano di terzo settore e sociale, la ministra ha ricordato anche il lavoro sul cosiddetto 'dopo di noi', i progetti per il futuro delle persone con disabilità: "Abbiamo un tavolo che sta lavorando da maggio, nei primi mesi dell'anno questo tavolo riuscirà a portare una proposta seria sulla revisione della norma all'attenzione del ministero del Lavoro - ha sottolineato -, una delle cose più importanti è sicuramente ampliare le maglie della legge 112 e garantire che diventi un 'durante e dopo di noi', perché questo è quello che ci chiedono le famiglie. Tutto ciò si collega all'altro tavolo interministeriale, che partirà a gennaio, sul riconoscimento del ruolo del car giver familiare convivente".

La ministra ha inaugurato a Cagliari la nuova sede dell'associazione Bambini cerebrolesi Sardegna (Abc) e ha ascoltato le loro testimonianze dirette. "In Sardegna ci sono molte buone pratiche - ha precisato Locatelli - che si possono ampliare ed esportare, ancora di più per andare nella direzione che a livello governativo stiamo portando avanti con il progetto di vita contenuto nella legge delega. Voglio fare un percorso di formazione - ha annunciato - per spiegare come i servizi si devono mettere a disposizione delle persone e non le persone che devono bussare accento porte prima di avere una risposta".

ANCHE LE BARRIERE ISTITUZIONALI SONO UN OSTACOLO PER LE PERSONE CON DISABILITA' - "Oltre alle barriere architettoniche e culturali spesso l'ostacolo è dato dalle barriere istituzionali che gravano in particolar modo sulle persone con disabilità e sulle loro famiglie". Lo ha detto la ministra della Disabilità Alessandra Locatelli in visita alle associazioni di terzo settore e no profit della Sardegna e dopo un incontro a Cagliari con il presidente della Regione Christian Solinas. Una due giorni in Sardegna nei quali sarà anche in Ogliastra e nel nord dell'isola.

"Sono felice di vedere qui in Sardegna alcune realtà che svolgono inclusione lavorativa delle persone con disabilità - ha sottolineato la ministra -: è un tema su cui stiamo lavorando anche attraverso la riforma della Legge 68, nella quale crediamo molto". "Siamo felici che la ministra possa osservare personalmente le numerose iniziative che la Regione intraprende per unire il mondo dell'assistenza socio-sanitaria a quella del sociale - ha sottolineato il governatore Solinas -, affinché sia sempre la persona ad essere posta al centro. La Sardegna costituisce una grande avanguardia in quanto già da tempo dedichiamo 200 milioni del bilancio regionale all'assistenza ai soggetti più fragili e portatori di disabilità, uno stanziamento che fa di noi un unicum nel panorama nazionale". Ad accogliere la ministra anche il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Michele Pais, coordinatore regionale del Carroccio, partito della ministra Locatelli

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