"Siamo preoccupati perché in Sardegna si è ripresentata la minaccia delle scorie radioattive, abbiamo la seria paura che alla fine si sceglieranno i siti individuati nell'Isola. Ma siamo disposti a scendere in piazza quante volte sarà necessario. Nel 2011 abbiamo votato il no al nucleare e lo ribadiamo".
Il Comitato NonucleNoscorie si è dato appuntamento questa mattina sotto il palazzo del Consiglio regionale dove oggi si svolgono gli stati generali sul tema del deposito di stoccaggio di rifiuti radioattivi. Lo scorso 13 dicembre, infatti, il ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica ha pubblicato la mappa delle aree idonee per il deposito nazionale delle scorie nucleari, la Cnai, dove compaiono anche otto siti sardi. "Certi che nessun sindaco sardo darà la disponibilità al gravame radioattivo - sottolinea Bustianu Cumpostu, portavoce del comitato -, il comitato terrà alto il livello di guardia". Il sit in si svolge durante la seduta dell'Aula che si è aperta con oltre un'ora di ritardo e con molte assenze tra i banchi dei consiglieri, stigmatizzate in alcuni interventi.
L'Assemblea, presieduta da Michele Pais e alla presenza del governatore Christian Solinas, si è aperta con la presidente del Cal, Maria Paola Secci, e il presidente regionale dell'Anci, Emiliano Deiana. A prendere la parola anche i rappresentanti dei sindacati e i sindaci di Albagiara, Assolo, Guasila, Mandas, Nurri, Ortacesus, Segariu, Setzu, Siurgus Donigala, Tuili, Turri, Usellus, Ussaramanna, Villamar per ribadire il no ai depositi nell'Isola. Dopo gli interventi dei capigruppo interverrà il presidente della Regione Solinas a chiusura dei lavori.