Sardegna

Legge sul cinema bloccata, gli operatori chiedono nuovi bandi

Sit-in all'assessorato Cultura. 'Settore vivo, servono sostegni'

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 22 DIC - La legge sul cinema in Sardegna è bloccata da tre anni e i nuovi bandi per sostenere le produzioni di cortometraggi e lungometraggi e lo sviluppo di sceneggiature non vengono pubblicati dal 2021. Lo denunciano gli operatori del settore che questa mattina hanno organizzato un sit-in di protesta davanti all'assessorato regionale della Cultura a Cagliari. "L'impasse è dovuta al fatto che da qualche anno l'assessorato ha deciso di assegnare i contributi annuali scorrendo le vecchie graduatorie e non attraverso un nuovo bando come prevede la legge regionale 15 del 2006", spiegano i portavoce dei lavoratori Marco Antonio Pani, Paolo Zucca, Enrico Pau e Tore Cubeddu.
    "Il cinema sardo è sempre più apprezzato. I nostri film solo quest'anno sono stati presenti e premiati in tutti i più importanti festival internazionali - sottolineano registi e produttori -, c'è una vitalità enorme nel settore che arriva anche dai giovani che si sono avvicinati a questo lavoro. Eppure la politica continua a non dare risposte", spiegano.
    Sono oltre 500 gli addetti che ruotano nel mondo cinematografico sardo: attori, registi, sceneggiatori, produttori, maestranze, truccatori, sarti. "Invece di finanziare con cifre importanti le grandi produzioni che arrivano da fuori si dovrebbero sostenere quelle sarde", evidenziano. "Il cinema è una risorsa importante, è come se chiudesse una fabbrica con più di 500 operai, cosa succederebbe?", chiede Marco Antonio Pani.
    Gli operatori sollecitano l'assessorato affinché pubblichi immediatamente i bandi per il 2023, prima che la fine della legislatura dilati ulteriormente i tempi, e una programmazione triennale per le prossime procedure selettive. (ANSA).
   

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