Sardegna

Regionali: Progressisti prendono tempo 'cercare unità'

Documento assemblea degli iscritti, 'coinvolgere amministratori'

I Progressisti verso appoggio a Todde, stasera la decisione

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 28 DIC - Non sciolgono ancora il nodo sulla posizione definitiva in vista delle elezioni regionali di febbraio i Progressisti, che questa sera riuniti in assemblea degli iscritti hanno analizzato l'attuale situazione e confermato "la necessità di superare la divisione in due blocchi dello schieramento democratico, progressista, socialista ed ecologista, civico, dell'autonomia e dell'autodeterminazione".
    Per questo prendono tempo e impegnano il partito e i suoi dirigenti "a percorrere la strada dell'unificazione dello schieramento democratico, a promuovere e partecipare a incontri finalizzati alla riunificazione, rendendosi disponibili ad ogni iniziativa che formalmente e sostanzialmente raggiunga l'obiettivo di moltiplicare le forze per un radicale cambiamento del Governo della Sardegna". Lo scrivono in un documento ufficiale in cui ricordano che l'origine della divisione è stata il metodo di scelta del nome.
    "Non ha aiutato e non aiuta neppure diffondere informazioni approssimative sui presunti, più o meno consistenti, pesi elettorali, e neanche divulgare ardite interpretazioni sulle posizioni delle singole formazioni politiche dello schieramento, sulle opinioni dei loro dirigenti, su immaginari incontri tra esponenti dei diversi gruppi politici - tengono a puntualizzare -. La confusione è il terreno nel quale meglio si coltiva l'erba della discordia. Per questo noi abbiamo deciso di parlare attraverso i nostri documenti".
    Per i Progressisti l'obiettivo "ineludibile dell'unità può essere raggiunto soprattutto con il diretto coinvolgimento dei tanti amministratori locali democratici, progressisti, di sinistra, identitari e del civismo democratico, che non possono essere tenuti ai margini dell'impegno per lo sviluppo della società sarda. Le nostre autonomie locali sono corpo e anima dell'intera autonomia regionale". (ANSA).
   

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