Sardegna

Un team di assistenza a Orgosolo dove manca il medico di base

Progetto pilota della guardia medica raccoglie 2mila firme

Redazione Ansa

(ANSA) - ORGOSOLO, 28 DIC - Duemila firme sono state presentate al Comune Orgosolo, in appoggio al progetto firmato del medico Leonardo Pazzali, dal 2011 guardia medica nel paese barbaricino, e trasmesse alla Regione e all’Ares  per fare fronte alla mancanza dei medici  di base in una comunità di circa 4mila persone.
Da qualche giorno l'unica dottoressa presente, che sarebbe dovuta andare in pensione il 31 dicembre, si è assentata per malattia con disagi per la popolazione. Il dottor Pazzali i colleghi di guardia medica e una dottoressa del progetto Ascot - che si attiva alcune volte alla settimana nei paesi privi di medici - sopperiscono a un buco nero spaventoso rispetto all'esigenza di cure degli abitanti.
"In questo quadro di emergenza sanitaria mi sono sentito in dovere di presentare alla popolazione una bozza di Progetto Pilota di Medicina di Base Integrata denominato "Al tuo fianco" - spiega all'ANSA il professionista - Un progetto che prevede l'istituzione di un'equipe formata da tre medici e tre infermieri specialisti in Medicina di base che garantiscono un servizio integrato di medicina di base e di urgenza primaria di 24 ore su 24 per 365 giorni l'anno".
Sul piano economico, secondo i calcoli dello stesso medico, l'attuale sistema, che per 3.500 persone (circa 500 sono bambini, ndr)) prevede tre medici di base e tre medici di guardia medica con un costo di 513mila euro all'anno, sarebbe conveniente per le casse dell'Asl: "i tre medici di base e tre infermieri del progetto pilota, che coprono tutti i turni, costano solo il 6% in più (circa 544mila all'anno), con la differenza che garantisce una copertura totale delle esigenze dei pazienti anche con l'ausilio degli infermieri che oggi gli orgolesi si pagano privatamente - osserva ancora -. Io spero che l'Ares finanzi il progetto con un bando di chiamata per i medici".  
Pazzali ha già annunciato che si occuperà personalmente di recuperare i professionisti - "anche in Spagna se fosse necessario, dove esistono medici specialistici di medicina di base che posseggono i requisiti" e i tre infermieri per far partire così il progetto pilota: "un esperimento inedito in Italia che dovrebbe portare a servire i potenziali pazienti nel migliore dei modi".. (ANSA).
   

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