Sardegna

Cenone in agriturismo, cresce la tendenza per prodotti tipici

Emozioni a tavola coi vini sardi, i consigli di Mariano Murru

Redazione Ansa

(di Maria Grazia Marilotti) (ANSA) - CAGLIARI, 30 DIC - Cena in agriturismo, per assaporare con amici o familiari la gran varietà di piatti tipici creati dagli agrichef con prodotti di prima qualità, stagionali e che raccontano un territorio. E' una delle tendenze in crescita per la notte di San Silvestro in Sardegna, secondo Coldiretti che mette in luce il quasi 'sold out' nelle strutture di Terranostra, con un incremento rispetto al 2022.
    Un'indagine condotta dall'associazione degli agriturismo di Campagna Amica - Coldiretti Sardegna rivela come anche quest'anno ci sia stato per il Capodanno un boom di prenotazioni da diverse settimane e resterà ancora poco spazio per i last minute. Grazie ai pacchetti offerti dalle strutture, in moltissimi casi cena del 31 dicembre, soggiorno, prima colazione e pranzo del primo giorno dell'anno. Una spesa di 400 euro in media per una famiglia di tre persone, da 80 a 120 euro per il cenone dell'ultimo dell'anno. L'elemento di attrazione sono i piatti della tradizione: capretto e agnello Igp, maialetto, antipasti di terra con salumi e formaggi, carciofi, olive, culurgiones, fregula e ravioli. Menu ad hoc sono previsti per vegetariani e vegani.
    "Ogni portata, in casa, in agriturismo o in ristorante, si gusta meglio con il giusto calice di vino", sottolinea Mariano Murru, presidente regionale assoenologi che invita a riscoprire anche per il cenone di fine anno il patrimonio enologico espressione della straordinaria biodiversità della Sardegna. "A partire dagli spumanti prodotti con il metodo italiano, freschi, leggeri, immediati, ottimi per i brindisi iniziali: Vermentino, Torbato, Vernaccia e Nuragus, o la versione rosè a base Monica, Cannonau, Cagnulari - suggerisce - poi, in abbinamento con gli antipasti, spumanti metodo classico da Torbato, Nuragus, Vermentino ma anche, sorprenderanno, ottimi prodotti a base di cannonau".
    Con gli antipasti e i primi piatti leggeri l' esperto suggerisce l' accompagnamento con vini bianchi freschi e fruttati da Vermentino, Nuragus, Semidano e rosati da Cannonau, Carignano, Cagnulari, Bovale. "Sui primi piatti anche a base di pesce - spiega - un ottimo accostamento lo creano Carignano e Monica, morbidi e piacevoli, mentre sui secondi a base di pesce ci si può sbizzarrire con vini più ricchi e intensi a base di Nasco, Arvesiniadu, Lacronaxiu o con vermentino da vendemmia tardiva o con qualche anno di affinamento, ancora più ricco di sfumature". Sui secondi a base di carne "una sinfonia di sensazioni olfattive e sentori - sottolinea Murru - dall'elegantissimo Mandrolisai, al mitico Cannonau con le sfaccettature di gusti e profumi dal nord al sud ma che in Barbagia, sua terra d'elezione, dà il meglio di sé. Ma quante emozioni con Carignano, Bovale, Monica, Nebbiolo, Cagnulari, in particolare con le riserve più ricche e speziate perfette nell'abbinamento con i vari tipi di carne e per un fine pasto a base di formaggi".
    Nella pausa, prima della mezzanotte, ma anche come ottimo aperitivo, l'enologo invita a riscoprire i vini a carattere ossidativo, vernaccia, Malvasia di Bosa e di Cagliari, "vere perle dell'enologia isolana". E' il momento del dolce. Mariano Murru punta su spumanti a base di moscato e Malvasia, ma che possono essere felicemente sostituiti, per chi non ama le "bollicine" con passiti da uve Nasco, Malvasia, Moscato, Giro 'Vermentino, Vernaccia. "Tutti adatti a un'ampia varietà di dessert - conclude - oppure, con il pan di sapa o con il cioccolato, i passiti da uve Cannonau". (ANSA).
   

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