(ANSA) - CAGLIARI, 30 DIC - Sud Sardegna "black spot", uno
dei sette principali punti caldi del bracconaggio italiano. Per
questo è entrata in azione una task force con i Carabinieri
forestali del raggruppamento Cc cities, Reparto operativa -
sezione Operativa Antibracconaggio Reati in Danno agli Animali
(Soarda) di Roma insieme al nucleo Carabinieri Cites Cagliari
dipendente dal Centro Anticrimine Natura di Cagliari.
Le forze in campo hanno setacciato il territorio cercando le
tracce dei bracconieri concentrando l'attenzione sulle aree già
segnalate dai volontari Lipu e WWF. A Quartucciu, un uomo,
residente a Cagliari è stato denunciato, per detenzione illecita
di esemplari di avifauna selvatica. Tutti e dieci gli esemplari
rinvenuti (cardellini, lucherini, verzellini e verdoni) sono
risultati, al momento dell'accertamento, privi del previsto
anello inamovibile identificativo che attesta la legittima
provenienza. Inevitabile il sequestro.
Sanzione amministrativa di 10mila euro invece per un
veterinario residente a Elmas per inosservanza dell'obbligo di
comunicazione delle variazioni del luogo di custodia di animali
protetti dalla Convenzione di Washington sulle specie di flora
e fauna selvatiche minacciate di estinzione.
Nel parco di Molentargius, insieme ai volontari Lipu, i
militari hanno rinvenuto anche due grosse trappole a rete
utilizzate dai bracconieri per la cattura di storni, utilizzati
per le grive, piatto della tradizione sarda. (ANSA).
Task force contro il bracconaggio nel sud Sardegna
Denunce e multe, area considerata black spot nazionale