Parapiglia ieri pomeriggio alla fine della partita Cesena-Olbia di serie C, con il padre di un calciatore della squadra di casa che ha invaso il campo e ha aggredito il portiere degli avversari. E' successo allo stadio 'Dino Manuzzi.
Al triplice fischio Alex Shpendi, padre di Christian e del suo gemello, anche lui in campo, dalla tribuna è corso verso Rinaldi. Ha tentato di colpirlo, ma il portiere si è difeso parando con il braccio. A quel punto alcuni dello staff e giocatori del Cesena hanno bloccato Shpendi e lo hanno portato fuori dal campo. Nelle prossime ore saranno valutate le sanzioni per il padre del calciatore e per il club. La partita è finita 1-0 per i bianconeri romagnoli.
PADRE DEL CALCIATORE CHIEDE SCUSA. "Chiedo scusa per questo gesto brutto, a tutte le persone, alla società del Cesena, a tutti quelli che lavorano a Cesena, li conosco sono grandissime persone, le ho deluse. Chiedo scusa centomila volte. Come padre sono uscito un po' di testa". Parole, al Tgr Rai dell'Emilia-Romagna, di Alex Shpendi, padre dell'attaccante albanese Christian, all'uscita del commissariato di Cesena. Ieri è entrato in campo alla fine della partita di serie C con l'Olbia, per aggredire un avversario del figlio, il portiere della squadra sarda Rinaldi. "Sono mortificato per il brutto esempio che ho dato con il gesto che ho compiuto ieri. So, da padre di famiglia che ha sempre cercato di educare i propri figli sui valori del rispetto verso il prossimo, che tale gesto non si può giustificare". Alex Shpendi, padre dell'attaccante albanese del Cesena, Christian, all'ANSA, ribadisce le sue scuse per il gesto che lo ha visto protagonista ieri quando è entrato in campo alla fine della partita di serie C con l'Olbia, per aggredire un avversario del figlio.
"Si è trattato, purtroppo, di un momento di debolezza, che mi ha portato, dopo aver visto mio figlio sanguinante, a commettere un grave errore - ha aggiunto - Sapendo che il mio comportamento non è in alcun modo giustificabile, ci tengo a porgere le mie scuse a tutti, perché so che attraverso il mio comportamento ho infranto quei valori in cui credo e che ho sempre cercato di trasmettere alla mia famiglia".