(ANSA) - CAGLIARI, 12 GEN - I 15,9 milioni di euro stanziati
dalla Regione per le prestazioni in favore di chi è affetto da
disturbi dell'autismo sono del tutto insufficienti a garantire
servizi adeguati, così come lo sono i fondi per la cura dei
sofferenti mentali nel loro complesso. Non solo: "si registra
una totale mancanza di comunicazione fra Ares e assessorato
della Sanità, il quale autorizza accreditamenti che poi non
vengono convenzionati, se non in minima parte, con pesanti
conseguenze su pazienti e famiglie.
L'udienza di merito è già stata fissata per il 27 aprile 2024.
"Così è impossibile garantire il servizio, con liste d'attesa
in tutta la Sardegna. Il problema della insufficienza delle
risorse e della scarsa attenzione alla salute mentale non
riguarda una giunta e una maggioranza, ma la Regione in quanto
tale - dice il presidente della Fondazione, Pier Sandro Scano -
Al di là del percorso legale, riteniamo necessario e produttivo
investire della questione, che non riguarda un solo specifico
Centro, ma le politiche sanitarie regionali per coloro che
presentano disturbi dello spettro autistico, e più in generale
per il comparto della salute mentale, gli organi istituzionali,
le comunità locali con in testa i sindaci, le asl, gli operatori
del settore e l'opinione pubblica, a partire dall'esteso numero
di famiglie direttamente interessate".
I tetti di spesa per il triennio 2021-2023 per ciascun
macro-livello assistenziale sono stati determinati dalla giunta
e, concluso il triennio di programmazione 2021-2023, si deve
passare ora alla programmazione del triennio 2024-2026, con la
determinazione dei nuovi tetti di spesa e al conseguente nuovo
piano di acquisto delle prestazioni di salute mentale dalle
strutture accreditate. (ANSA).
'Poche risorse a centri autismo e salute mentale', ricorso a Tar
La Fondazione di Villamar porta Ares e Regione in tribunale