Sardegna

Solinas ritira candidatura, Psd'Az resta nel centrodestra

Documento votato all'unanimità dopo tre ore di dibattito

Redazione Ansa

La decisione è arrivata dopo oltre tre ore di riunione. Christian Solinas ritira la sua ricandidatura alla guida della Regione Sardegna e il Partito Sardo d'Azione rientra nella coalizione di centrodestra. Una decisione frutto di una votazione unanime, maturata - si legge nel documento - "nell'interesse dei sardi e della Sardegna a vedere completati i percorsi di riforma e i programmi avviati". Il governatore uscente, dunque, fa un passo indietro per "favorire l'unità e la continuità della formula politica di governo del centrodestra civico e sardista". "Io personalmente rappresento ben poca cosa, il vero valore è questo partito, i suoi ideali e la sua storia. Al di là della mia persona penso che il progetto sia più grande e valga un impegno politico - aveva detto Solinas prima di sciogliere la riserva -. La continuità è un valore in generale e ancora di più dopo questi cinque anni tra i più complessi della storia autonomistica, ma abbiamo messo in campo provvedimenti che hanno tracciato una rotta, sarebbe un peccato segnare un punto di arresto, al di là della mia persona il progetto è più grande".

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Il presidente uscente della Regione sottolinea con forza i risultati del suo governo sardista, il secondo dopo la svolta indipendentista dei primi anni Ottanta che portò Mario Melis, primo presidente dei quattro Mori, a guidare la Regione. Fondato nel 1921 da ex combattenti della Brigata Sassari della prima guerra mondiale, tra cui Emilio Lussu e Camillo Bellieni, il Psd'Az è l'unico partito della Costituente rimasto in piedi. Nella sua storia ha sempre stretto alleanze programmatiche per la Regione, alternando quelle con la Dc e con il Psi, prima di arrivare all'esperienza di governo con Melis, e poi dopo, a fine anni Novanta, con l'Ulivo e il centrosinistra.

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Ma dal 2009 il campo è cambiato e il partito ha perso per strada i pezzi che invece pendevano a sinistra. Ora che conferma la scelta di campo con il centrodestra, il Psd'Az, che annuncia di avere le liste pronte per i candidati al consiglio regionale, dovrà guardare anche alla partita delle Comunali, in particolare a Cagliari, in chiave compensazione per il sacrificio. Nel capoluogo la corsa si è aperta di fatto con il passo avanti, nel centrosinistra, dell'ex primo cittadino Massimo Zedda, che ha già annunciato di volersi candidare. Ma tra i sardisti non nega il suo interesse alla candidatura l'attuale assessore del Turismo Gianni Chessa, tra i consiglieri regionali più votati nella scorsa tornata, che a Cagliari ha un bacino favorevole. Non si esclude nemmeno che il centrodestra possa candidare Alessandra Zedda, l'ex vicepresidente della Regione di Fi che puntava a una corsa da indipendente per le regionali, rientrata però nei ranghi con la scelta di Paolo Truzzu.

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Nell'altro campo, mentre tutte le forze sono impegnate a chiudere le liste, impresa non facile per molti, resta aperto il caso Italia Viva che nei giorni scorsi ha dato ufficialmente l'appoggio a Renato Soru per la corsa. Un appoggio accettato da Mr. Tiscali che però si è affrettato a negare l'esistenza di un'alleanza politica e ha annunciato che non ci saranno candidati di Iv nelle liste a suo sostegno. "Avevamo dato a Renato Soru la disponibilità a sostenerlo, anche con la candidatura della nostra coordinatrice regionale Claudia Medda. In ogni caso confermo che se fossi sarda voterei per Soru", ha sottolineato oggi la coordinatrice nazionale del partito di Renzi, Raffaella Paita.

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