Sardegna

Un aiuto alle donne disabili contro le violenze sessuale

Progetto del centro antiviolenza Onda Rosa di Nuoro

Redazione Ansa

(ANSA) - NUORO, 25 GEN - Le donne con disabilità sono spesso vittime di violenza sessuale. Sul fenomeno interviene il Centro antiviolenza Onda Rosa Nuoro che, a partire dal mese di febbraio, organizzerà nel capoluogo barbaricino il progetto "In rete per l'inclusione e in supporto alle donne con disabilità" (Iris), finanziato con l'8xmille della chiesa Valdese. Sono previsti 9 mesi di laboratori gratuiti aperti a giovani donne disabili provenienti da tutta l'isola, per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere.
    "Le donne con disabilità arrivano a una relazione spesso senza avere alcun tipo di informazione sul proprio corpo e a differenza di ciò che viene percepito dalla collettività, sono molto esposte al rischio di violenza fisica e psicologica - spiega la coordinatrice di Onda Rosa, Luisanna Porcu - Una ricerca condotta per conto del Parlamento Europeo stima intorno all'80% la percentuale di donne con disabilità vittime di violenza, quindi l'idea generalizzata che lo stupro sia relativo solo ad alcune persone e situazioni, non corrisponde al vero. E' importante ricordare che lo stupro ha a che fare con il potere e laddove una persona viene percepita come debole e più fragile, può diventare in alcuni contesti un bersaglio preferenziale".
    La formazione nei confronti delle donne con disabilità diventa quanto mai preziosa affinché acquisiscano gli strumenti per potersi difendere: "La metodologia usata nei laboratori sarà quella basata sulla relazione tra donne, con il focus sulla conquista della consapevolezza di sé e del controllo delle proprie scelte, decisioni e azioni - aggiunge Luisanna Porcu - I laboratori favoriranno la conoscenza di sé attraverso l'altra, incoraggiando processi di fiducia nelle proprie capacità e possibilità. Riteniamo che questi strumenti siano importantissimi per le donne disabili che spesso non vengono preparate a riconoscere i segnali della violenza e non vengono credute in caso la subiscano. Inoltre nel caso di disabilità di tipo intellettivo/cognitivo, vengono spesso considerate ipersessualizzate e quindi provocatrici. E' importante invece che conquistino l'autonomia non solo di denunciare, ma anche di allontanarsi fisicamente dalla persona abusante, che spesso è rappresentata dal caregiver stesso". Chi volesse partecipare al corso può iscriversi all'indirizzo progettoiris.ondarosa@yahoo.com . (ANSA).
   

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