Sardegna

Operaio morto in porto Cagliari, schiacciato tra due container

Aperta inchieste e disposta l'autopsia sul corpo del 50enne

Redazione Ansa

E' rimasto schiacciato tra due container che venivano movimentati con semirimorchi Raffaele Massa, l'operaio di 50 anni di Quartucciu morto questa mattina mentre lavorava a bordo di una nave battente bandiera Finlandese noleggiata dal Gruppo Grendi e ormeggiata al Porto Canale di Cagliari. E' quanto emerge dai primi accertamenti effettuati a bordo dell'imbarcazione. Il pm Daniele Caria, che coordina le indagini condotte dalla polizia, ma anche da parte del personale dello Spresal della Asl e della Capitaneria, attende adesso le relazioni per capire con precisione cosa è accaduto sul cargo.

L'operaio faceva parte di una squadra che era impegnata nella sistemazione dei container e durante lo spostamento del materiale è rimasto schiacciato. A fare scattare per primi l'allarme sono stati i colleghi che si trovavano con lui. Sul posto sono arrivati i medici del 118 e la polizia, ma per Raffaele Massa non c'era più nulla da fare: il 50enne è morto sul colpo. Scontata l'apertura di un'inchiesta, il pm ha disposto che venga eseguita l'autopsia.

I PORTUALI PROCLAMANO LO SCIOPERO - Lavoratori portuali in sciopero per 72 ore dopo la morte di Raffaele Massa, l'operaio di 50 anni di Quartucciu rimasto schiacciato questa mattina dal rimorchio del macchinario usato per movimentare i container, a bordo della nave cargo Estraden, noleggiata dal Gruppo Grendi. Lo hanno deciso unitariamente i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, che questa mattina si sono recati al Porto Canale di Cagliari, dove è avvenuta la tragedia. L'astensione dal lavoro inizierà a mezzanotte e terminerà lunedì alle 23.59. Lunedì mattina, 29 gennaio, è stata anche organizzata alle 12 un'assemblea dei lavoratori davanti alla sede dell'Autorità portuale Mare di Sardegna.

LA REAZIONE DEI SINDACATI - "E' inaccettabile che si continui a morire sul lavoro e che il grido dei sindacati da sempre mobilitati per sollevare il tema della salute e sicurezza in ogni luogo dove si lavora resti ancora inascoltato". Lo hanno detto i segretari di Filt Cgil, Fit Cisl e Uilt, Alessio Salis, Michele Palenzona e Giomaria Cuccu che stamattina si sono precipitati al porto insieme a delegati e lavoratori per capire la dinamica dell'incidente avvenuto al molo Grendi del Porto canale di Cagliari nel quale ha perso la vita mentre lavorava nelle operazioni di scarico Raffaele Massa. Davanti ai cancelli chiusi del molo stamattina era grande lo sconforto e la rabbia di sindacalisti e colleghi che lunedì mattina terranno un presidio, insieme a tutti i lavoratori del porto industriale, davanti alla sede dell'Autorità di sistema portuale del mare di Sardegna a Cagliari e che da questa notte e per 72 ore saranno in sciopero. "Quella che si è verificata è l'ennesima morte sul lavoro, l'ultima nel settore portuale è stata quella del lavoratore del porto di Bari il 30 dicembre scorso - ricordano i sindacati - Recentemente è arrivata la condanna dei sette imputati per la morte di Fausto Simbula, rimasto schiacciato da un semirimorchio al porto canale di Cagliari nel 2006". "Ai tavoli di contrattazione abbiamo evidenziato che tutte le norme su salute e sicurezza devono essere rispettate", hanno detto i segretari Salis, Palenzona e Cuccu sottolineando che il tema "non può non essere prioritario per tutti i soggetti coinvolti nella catena lavorativa".

SALVINI INCONTRA LE SIGLE - Un incontro sulla situazione del porto canale di Cagliari dopo la morte di questa mattina di Raffaele Massa, l'operaio rimasto schiacciato tra due rimorchi su una nave merci: il vice premier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini, al termine dell'evento "L'Italia del sì", ha avuto un colloquio con una delegazione di sindacati del porto che gli avevano chiesto un incontro.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it