(ANSA) - PORTOSCUSO, 09 FEB - Stato di agitazione e, dopo le
elezioni regionali del 25 febbraio, saranno programmate nuove
azioni di protesta probabilmente non solo in Sardegna. E' quanto
emerge dall'ultima assemblea dei lavoratori della Portovesme
srl, dopo gli incontri di questa settimana, prima con il
ministro delle imprese e del Mady in Italy Adolfo Urso e la
sottosegretaria Fausta Bergamotto, in visita nel Sulcis, e del
giorno successivo al Mimit.
"In entrambi gli incontri non sono emersi elementi risolutivi
per quanto riguarda la vertenza della Portovesme srl - spiegano
Cgil, Cisl e Uil - c'è la forte preoccupazione tra gli operai
per il peggioramenti delle condizioni di lavoro, motivo per cui
si è reso necessario, un ulteriore approfondimento con tutto il
gruppo dirigente. Politica e Governo trovino immediatamente le
soluzioni affinché le produzioni di piombo e zinco possano
riprendere da subito, elemento fondamentale per arrivare alla
più volte annunciata riconversione. Riteniamo che la
riconversione dello stabilimento possa avvenire attraverso
l'occupazione e le produzioni stabili, unica possibilità per
condividere nel dettaglio il piano industriale più volte
annunciato e mai reso noto dalla Glencore (proprietaria dello
stabilimento). La ripresa produttiva è l'unica via, ricordando
che tutti gli ammortizzatori sociali sono oramai in scadenza e
non saranno ulteriormente prorogabili generando un
drammatico problema sociale - osservano le sigle - Allo stesso
tempo si richiede un tavolo in sede aziendale affinché si
verifichino tutte le condizioni presenti in stabilimento, dagli
standard di sicurezza alla garanzia della occupabilità dei
lavoratori operanti nelle aziende stanziali, per garantire,
anche in questa difficile fase la massima rotazione possibile
tra lavoratori". (ANSA).
Portovesme srl, lavoratori nuovamente in stato di agitazione
Sindacati, 'politica trovi soluzioni e azienda faccia sua parte'