(ANSA) - CAGLIARI, 10 FEB - "Alla fine siamo soddisfatti del
comunicato letto da Amadeus. Certo, prima delle 17 ancora
pensavamo di poter consegnare noi quella lettera sul palco.
Abbiamo pensato anche a un blitz in sala stampa. Ma giusto per
fare vedere che eravamo dei ragazzi puliti, indipendenti che
vogliono solo rendere noti i problemi delle campagne italiane".
Sono le parole di Fabio Pitzalis, agricoltore di Guasila,
rappresentante sardo del drappello del movimento dei trattori da
alcuni giorni a Sanremo proprio per fare conoscere, attraverso
la vetrina del festival, le ragioni della protesta.
"Nessun rimpianto - ha detto Pitzalis all'ANSA - il messaggio
è passato. Non era un comunicato pericoloso o destabilizzante,
non puntava il dito contro qualcuno. Parlava di noi. Ma anche
del fatto che quello che riguarda l'agricoltura in Italia alla
fine riguarda tutti gli italiani, non solo quelli che lavorano
nelle campagne".
E ora? "Ora non si molla - ha continuato - stasera rientro in
Sardegna, domani do un'occhiata all'azienda. E poi si continua.
Martedì saranno due settimane di lotta in Sardegna. Fermarsi
adesso significherebbe buttare all'aria quanto già fatto. Ora
programmiamo le prossime iniziative anche sentendo il
coordinamento nazionale". (ANSA).
Trattori a Sanremo, 'nessun rimpianto, il messaggio è passato'
Pitzalis: "Ora vietato mollare, non possiamo più fermarci"