(ANSA) - CAGLIARI, 12 FEB - Gli industriali sardi si sono
riuniti a Cagliari questa mattina per ascoltare la posizione dei
candidati presidente della Regione. "Oggi il mondo produttivo
vuole conoscere la posizione dei candidati su otto temi - ha
spiegato il presidente di Confindustria Sardegna, Maurizio De
Pascale - si parte dalla loro visione della Sardegna per i
prossimi cinque anni di legislatura, poi l'industria, l'energia,
i trasporti, l'urbanistica, il turismo e le infrastrutture.
Assente la candidata Lucia Chessa, Sardigna R-esiste, per
problemi lavorativi, presenti gli altri tre: Paolo Truzzu per il
centrodestra, Alessandra Todde per il campo largo Pd-M5s e
Renato Soru per la Coalizione sarda.
Per Todde, in generale, "serve avere le idee chiare sulle
leve della competitività: trasporti, energia e incentivazione
delle filiere", ha sottolineato davanti alla platea gremita.
"Proponiamo un'agenzia per le politiche industriali e
l'attrazione di investimenti, con la consapevolezza che serve
strategia e pianificazione".
Per Soru "l'industria non è solo quella legata alla
petrolchimica o l'industria pesante e inquinante, si può fare
industria anche senza inquinare, col rispetto del territorio,
utilizzando le nuove tecnologie. Si deve trovare un'industria
nuova, legata alle competenze e al know how che si sta
sviluppando in Sardegna".
Energia e sopravvivenza dei tradizionali poli industriali i
temi chiave per Truzzu "gas e metanizzazione sono gli elementi
fondamentali per la crescita della Sardegna di un sistema
industriale e imprenditoriale capace di dare risposte su
occupazione, spopolamento e per abbassare il costo dell'energia
delle famiglie sarde".
Chiare anche le posizioni sul governo del territorio e se Soru
"difende a testa alta" il suo Ppr, gli altri due sono critici
sull'applicazione. Per Truzzu "se in circa 16 anni la gran parte
dei Comuni non ha adeguato il proprio Puc al Piano significa che
nel Ppr c'è qualcosa che non va", mentre Todde pone l'accento
sulla "necessità di una nuova legge urbanistica e di un ufficio
del Piano che possa supportare gli enti locali". E poi Zes unica
del Mezzogiorno, per Truzzu "un'opportunità", e il turismo per
il quale Soru e Todde spingono sulla creazione di una "Dmo che
aggreghi tutti gli operatori".
Nel finale il tema della macchina burocratica regionale: Soru
è il più tranchant, "sulla organizzazione della Regione serve
andare con il machete: prima modificare la legge statutaria, poi
quella sull'organizzazione regionale del '77". Tutti puntano
"sulla interdisciplinarità tra gli assessorati su temi che ne
coinvolgono più di uno". (ANSA).
Regionali: candidati si confrontano sui temi dell'industria
All'incontro organizzato da Confindustria assente Lucia Chessa