(ANSA) - SASSARI, 14 FEB - Ha un titolo evocativo: "Silenzi -
nella natura, nella vita, nell'arte, nel racconto". E' il
saggio, edito da Carlo Delfino, di Bernardo De Muro, cultore
della parola, narratore prolifico, poeta, drammaturgo,
favolista, studioso di retorica antica e moderna ed esperto di
arte oratoria.
Il volume sarà presentato venerdì 16 Febbraio alle 18 a
Sassari nella sede delle Messaggerie Sarde di piazza Castello.
L'antropologo e studioso Bachisio Bandinu, che ha firmato le
introduzioni di alcuni testi di De Muro e Carlo Marcetti,
commenteranno l'opera, interagendo con l'autore che, per le
selezionate letture drammaturgiche, si avvarrà dei preziosi
armonici della chitarra classica del maestro Lucas De Simone.
Sono più profondi i silenzi dell'uomo o i silenzi della
natura? E' l'interrogativo che attraversa il saggio. Nell'opera
si trovano i silenzi di Dio e i silenzi dell'uomo, dell'enigma,
dell'anima, dello specchio, della mitezza, dell'ignoto, delle
parole mancate, del bisbiglio. Particolari i silenzi subiti e
quelli imposti, creature terribili dell'uomo, e Bernardo De Muro
li ha chiamati "ciliegie amare" difficili da dominare e da
contrastare; riempiono più pagine del saggio e fanno riflettere
per il loro doloroso tacere e la gravosità che ferisce l'animo.
Rileggendoli, si coglie quanta disumanità pervade l'uomo e
quanto poco faccia per estirparle, queste "ciliegie amare".
Altro tema: come interpretare e vivere i nostri silenzi'? A
volte sono riflessioni, altre volte nuocciono, motivano,
aiutano. Se non si hanno cose da dire è meglio tacere, diceva
Wittgenstein: in questo modo il silenzio gioverebbe sia a chi lo
esercita sia a chi lo riceve. Scrive De Muro: "Si teme che il
silenzio, quando perde gioia e freschezza, aggiunga fragilità a
fragilità". Esorta ad abbandonare i silenzi rumorosi e quelli
inopportuni, definendoli "rumori di fondo", "perniciosi sibili".
E le stoccate: "Che l'iracondo smorzi la sua ira e prenda di
mira se stesso, che l'invidia smetta di seminare vento". (ANSA).
I 'Silenzi' di Bernardo De Muro a Sassari alle Messaggerie Sarde
L'autore del saggio interagisce con l'antropologo Bandinu