(ANSA) - CAGLIARI, 14 FEB - La Sardegna ha due reti ferroviarie non interconnesse, a scartamento diverso, e due gestori. È indietro di decenni rispetto ad altre regioni della penisola.
È il racconto in sintesi di un Paese caratterizzato da nodi irrisolti tra ritardi, convogli vecchi e lenti, e un divario sempre più forte tra nord e sud su qualità e quantità del trasporto su ferro. La Sardegna, secondo l'associazione ambientalista, ha una sola strada da percorrere: per la decarbonizzazione dei trasporti deve elettrificare e raddoppiare tutta la rete, spostando su ferro il trasporto delle merci, attualmente tutto su gomma.
"I residenti in Sardegna, in quanto cittadini italiani, hanno diritto a un livello di prestazioni dei servizi e delle infrastrutture (ci piacerebbe definirli Livelli Essenziali delle Infrastrutture) pari a quello raggiunto da decenni nel resto del Paese - spiega Annalisa Columbu, presidente regionale di Legambiente - Serve un patto di cittadinanza che garantisca anche ai sardi, e a tutto il centro-sud Italia, gli stessi livelli presenti nel centro-nord. Si deve poi giungere ad un'unica rete interconnessa superando l'attuale inefficiente presenza di due reti con due scartamenti e due gestori diversi".
La cura? "È necessario elettrificare tutta la rete raddoppiando la linea almeno lungo tutta la dorsale anche per garantire adeguati livelli di sicurezza, aumentando le velocità medie di percorrenza adeguandole agli standard dell'Italia settentrionale - riassume Giorgio Querzoli, responsabile scientifico di Legambiente Sardegna - Infine, è necessario avviare una politica di sviluppo del trasporto delle merci su ferrovia anche in Sardegna realizzando un adeguato sistema di snodi intermodali che colleghi anche i porti in modo da rendere non solo possibile ma anche conveniente il trasporto delle merci su ferrovia". (ANSA).
Legambiente, Sardegna indietro di decenni su linee ferroviarie
"Due reti non connesse: ora raddoppio ed elettrificazione"