"Non ci fermeremo e andremo avanti sino a Bruxelles". È il grido di battaglia degli agricoltori che ieri mattina hanno raggiunto la zona industriale di Predda Niedda, a Sassari, muovendosi temporaneamente dal presidio permanente insediato davanti al porto turistico di Porto Torres.
Oltre 30 trattori e numerosi operatori hanno attraversato la ex statale 131 e si sono fermati ai bordi di una delle direttrici principali dell'area industriale, incassando la solidarietà di chi in quel momento transitava da quelle parti e di alcuni operatori economici, a iniziare dal titolare di un panificio che ha offerto loro pizzette e frittelle.
Una manifestazione pacifica ma ferma, quella degli agricoltori del nord ovest Sardegna, per contestare "le politiche comunitarie, i vincoli dei protocolli di produzione, che ci svantaggiano rispetto agli operatori di altri Paesi europei, e i costi di produzione, che ormai sono superiori ai prezzi di ciò che produciamo". I trattori sono arrivati a Sassari con l'idea di rientrare a Porto Torres, ma non è escluso che il presidio sassarese possa diventare permanente.