Sardegna

Calcio: Ranieri, 'Udinese euforica ma noi daremo il massimo'

'Spesso traditi dal troppo amore, serve il giusto equilibrio'

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 16 FEB - Cagliari a Udine per mettersi alle spalle le quattro sconfitte consecutive e magari anche il penultimo posto. Ranieri indica il traguardo: "Proveremo a dare il massimo per raggiungere il risultato positivo. Premesso che sarà una gara molto difficile contro una squadra in grandissima condizione che nell'ultima gara è riuscita a battere una grande.
    Sappiamo quanto valgono, ma sappiamo anche quanto valiamo noi".
    "L'Udinese è una squadra compatta - spiega l'allenatore del Cagliari - bisogna tenere conto della loro fisicità e della loro euforia. L'Udinese gioca molto verticale, è terza per tiri dal limite". Ma il Cagliari? "I ragazzi stanno sempre dando il massimo - spiega - a volte a tradirli è proprio il troppo amore per la squadra. Da una parte Provedel ha fatto delle grandi parate, dall'altra in contropiede ci siamo esposti molto. Quello che dobbiamo fare è trovare il giusto equilibrio".
    Cagliari costretto ad attaccare? "Siamo tra le squadre che tirano di più in porta in campionato - precisa Ranieri - spesso però abbiamo sbagliato la mira. Io cambio spesso i sistemi di gioco, non c'entrano col saper gestire o meno una partita e con la mentalità offensiva o meno".
    Gaetano sente aria di conferma, Luvumbo potrebbe partire dall'inizio: "Gaetano si è calato perfettamente nella nostra realtà, ha buona velocità di esecuzione ed è veloce di testa, contro la Lazio ha segnato un gol meraviglioso. Luvumbo ci può dare fantasia, imprevedibilità e velocità, è una delle nostre armi. Oristanio sta recuperando piano piano, stiamo cercando di riportarlo alla condizione pre-infortunio, giorno dopo giorno lavorerà sempre di più per tornare a disposizione. Prati? Un leggero calo, essendo molto giovane e all'esordio in Serie A ci può stare, ma il suo valore è indiscutibile. Sulemana si è fatto male quando era al massimo della condizione, lo aspetto a braccia aperte dopo l'infortunio". (ANSA).
   

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