Il mercato di Nuoro con i cittadini, l'incontro con l'amministrazione comunale di Oliena e poi di nuovo nell'Atene sarda per un evento pubblico all'Auditorium, con una pausa nella piazza dedicata a Enrico Berlinguer: sono le tappe nel cuore della Sardegna, in Barbagia, del leader del M5s Giuseppe Conte per sostenere la candidata del campo largo a trazione Pd-M5s Alessandra Todde, sua ex viceministra nel secondo dei suoi governi. Nel suo secondo giorno sull'Isola, dopo l'arrivo ieri a Sassari, Conte ha poi cominciato la discesa verso sud, dove domani chiuderà il suo tour a Cagliari, con un pit-stop stasera a Oristano. Nel centro Sardegna, territorio colpito da spopolamento e difficoltà di accessibilità per i trasporti interni gravemente carenti, l'attacco è tutto per il centrodestra che ha governato la regione negli ultimi cinque anni. Il faro però è acceso sulla sanità: "Offrire ai pazienti sardi una visita radiologica fra 500 giorni è una vergogna, così come è una vergogna costringere i genitori di piccoli pazienti a trasferirsi sino a 150 chilometri - ha sottolineato il leader pentastellato ai giornalisti -. Ho parlato con tantissimi esponenti delle associazioni per i diritti dei malati, con personale medico e pazienti che mi hanno rappresentato una sanità territoriale al disastro, frutto della gestione di una giunta del centrodestra che ha fallito in questo obiettivo". E ha precisato: "Non favoriremo le cliniche private e vogliamo la politica fuori dalla sanità. Alessandra Todde è la perfetta interprete di queste istanze per noi fondamentali per il cambiamento della Sardegna". Poi il Pnrr: "É grave che nel Piano siano stati smantellati progetti destinati ai Comuni. I sindaci sono le sentinelle del territorio, non è pensabile realizzare un piano di sviluppo sociale senza passare per i Comuni". Tema caldo per la campagna elettorale sarda anche l'energia, con l'assalto speculativo delle multinazionali delle rinnovabili che continuano a intasare gli uffici dei Comuni con le richieste di autorizzazioni: "Noi siamo favorevoli alla transizione ecologica e a puntare sulle energie rinnovabili, ma - ha chiarito Conte - prestarsi alla speculazione come viene fatto in Sardegna troviamo che sia assolutamente inaccettabile. La giunta uscente è responsabile di non avere fatto una mappa delle aree idonee per cercare di regolamentare quello che sta diventando un far west. Lo dico chiaramente - promette - con noi il far west non ci sarà". Non sono mancate le stoccate all'antagonista del centrosinistra: "chi vota per Renato Soru favorisce il centrodestra. Quei voti non lo porteranno sicuramente in Consiglio regionale ma favoriranno Truzzu".
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