Sardegna

Cioffi, col Cagliari non deve finire con pugno di mosche

Tecnico Udinese, battere solo le grandi non ha una spiegazione"

Redazione Ansa

(ANSA) - UDINE, 17 FEB - "Dopo la vittoria sulla Juventus, siamo positivi ed euforici, come ci ha definito Ranieri. Ma anche umili. Abbiamo fatto qualcosa di straordinario, ma è niente se usciamo con un pugno di mosche dopo la partita di domani. Vincere è un'abitudine e dobbiamo imparare a farlo, domani sarà importante uscire con punti, che sia uno o tre.
    Dipenderà dall'atteggiamento dei ragazzi ma sono sicuro che avranno il piglio giusto". Lo ha affermato Gabriele Cioffi alla vigilia della sfida salvezza casalinga tra la sua Udinese e il Cagliari.
    "Sicuramente dobbiamo migliorare la fase di possesso - ha aggiunto - con il Cagliari lo avremo, ma penso si sia visto molto anche contro il Monza, dove abbiamo fatto noi il gioco. Il battere le grandi e non le piccole non ha una spiegazione: i dati dicono che siamo la squadra con meno possesso, ma tutte le partite hanno avuto letture diverse, pur con un atteggiamento simile". Quanto all'infermeria, capitan Pereyra non recupera, ma c'è abbondanza sulle fasce con Ferreira, Ehizibue ed Ebosele a contendersi una maglia sulla destra e Zemura favorito su Kamara a sinistra. Per l'attacco, "Davis 15 o 20 minuti potrebbe averli nelle gambe - prevede Cioffi - Per Deulofeu e Bijol invece sono tempi un po' più lunghi, non certo un paio di settimane".
    Parole al miele per Giannetti - "è stata una scintilla, ha tanta esperienza, ti dà consapevolezza" - e soprattutto per Samardzic: "Con la Juventus ha fatto la sua miglior partita in fase difensiva ma credo che abbia toppato solo contro l'Inter, nelle altre si è applicato molto con grande sacrificio. Con la Juventus ha avuto una resilienza mentale altissima, che per un giocatore con il suo talento è inaspettata, ma so che lui lo può fare e deve dimostrare di continuare a farlo. Il Samardzic però visto da fine mercato ha avuto un atteggiamento encomiabile, è importante ma come è importante Payero, che sta trovando meno spazio, e pure Zarraga, che sta giocando pochissimo ma che in allenamento è un martello".
    Passaggio finale su Thauvin: "Da metà ottobre è sempre stato un riferimento per me e per la squadra, so che con me dal primo giorno è andato forte, ha sempre aspettato il suo momento, ora non fatico a dire che è uno dei nostri leader silenti, un trascinatore di gioco e di calcio". (ANSA).
   

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