Quarantaquattro infortuni sul lavoro sono stati registrati nel 2023 in Gallura e in questi primi due mesi del 2024 il conteggio è già a quota nove, di cui un incidente mortale e due incidenti gravi con conseguenze di inabilità permanente. Quattordici degli incidenti sul lavoro si sono verificati nel settore dell'edilizia, uno in quello dell'agricoltura. A tracciare il quadro è il responsabile dello Spresal Asl Gallura, Pietro Masia, durante la conferenza stampa organizzata a Olbia dalla Cgil in occasione dello sciopero nazionale proclamato dagli edili e dai metalmeccanici di Cgil e Uil a seguito della tragedia sul lavoro nel cantiere per la costruzione di un supermercato Esselunga a Firenze.
"Oggi la tematica fondamentale è quella della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, - ha spiegato Danilo Deiana, segretario confederale Cgil Gallura - abbiamo realizzato un documento unitario con Cisl e Uil, ma questo protocollo non è stato preso in considerazione dal Governo. Abbiamo necessità di avere leggi ben definite per evitare stragi come quella di Firenze ed è necessario istituire una certificazione di qualità delle aziende con l'introduzione di una patente a punti per premiare chi applica il contratto collettivo di lavoro e rispetta le norme sulla sicurezza".
I sindacalisti hanno poi messo l'accento sulla formazione nelle scuole. "Partendo dai giovani studenti possiamo creare le basi per diffondere la cultura del lavoro dignitoso - ha affermato Hassan Ben Bouzid di Fillea Gallura - Quello che è successo a Firenze non è né una fatalità né una sfortuna, ma la conseguenza di questo nuovo codice degli appalti, colpevole di tutto. Questa è l'occasione per dire basta, è ora che il governo riconosca l'infortunio mortale come omicidio". Alla conferenza stampa erano presenti anche numerosi lavoratori del comparto edile che hanno aderito allo sciopero nelle ultime due ore del turno di oggi.
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