Sardegna

Soru, 'lo Stato vuol risparmiare sulla scuola in Sardegna'

'Dobbiamo puntare su transizione energetica e digitale'

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 23 FEB - "Lo Stato ha deciso che deve risparmiare sull'istruzione e sullo stipendio dei dirigenti.
    Lasciando la scuola da sola. Questo è il loro dimensionamento".
    Lo ha detto Renato Soru, candidato governatore per la Coalizione sarda, parlando dal palco del Teatro Massimo per la chiusura della campagna elettorale.
    "Abbiamo visto tanti diritti negati nei trasporti - ha detto il fondatore di Tiscali - non solo nella continuità territoriale. Ho visto un allevatore che doveva trasportare da Olbia tre cavalli. E rimaneva lì da tre giorni, non gli facevano imbarcare gli animali. Per partire ha dovuto dire che aveva una roulotte".
    E ancora: "Hanno strappato il diritto di decidere dove sistemare gli impianti che creano energia con tanto di espropri per pubblica utilità. Ne parlavamo questa mattina con gli agricoltori. Espropri senza raziocinio".
    Soru ha parlato anche di futuro: "Entro i prossimi cinque anni dobbiamo investire tante risorse non spese, c'è la possibilità di costruire una Sardegna nuova partendo dagli investimenti che chiamino tutti alla partecipazione democratica.
    Lavoriamo sull'inclusione sociale, ma non è assistenzialismo: si deve lavorare sulla formazione e sulla dignità del lavoro. Senza lasciare indietro nessuno: una speranza per tutti, non solo per i più forti".
    Altri temi: "La Sardegna nuova nasce dalla tutela del nostro ambiente, dall'industria della pulizia dell'aria. Questa industria dell'ambiente sarà il mercato più grande del mondo: ci sono risorse nuove e lavoro nelle campagne. Noi vogliamo essere i primi a fare la transizione energetica ma senza perdere un posto di lavoro. Ma questa transizione non dobbiamo subirla dalle multinazionali. C'è un mondo nuovo da governare come la transizione digitale: deve entrare a scuola, negli uffici e nelle imprese. Deve entrare anche nella sanità. Non ci hanno mai fatto prendere i dati sulla salute vicino alle basi militari".
    (ANSA).
   

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