Le liti in quella casa di via Tiziano a San Gavino, nel Sud della Sardegna, erano una costante. Lo sapevano bene anche i Carabinieri, intervenuti diverse volte in quello stabile, l'ultima volta 17 febbraio scorso per riportare in casa Maria Atzeni, di 77 anni, dopo che il figlio l'aveva lasciata fuori dalla porta. Allora era stato proposto un trattamento sanitario obbligatorio per quell'uomo, Simone Uras, 44enne, da tempo sofferente di problemi psichici. Ma la madre si era rifiutata di firmare il Tso.
eri sera l'anziana è stata trovata morta nel salone della sua abitazione dove viveva con uno dei figli, Simone, da questa notte rinchiuso nel carcere cagliaritano di Uta con la pesante accusa di omicidio volontario. "Mamma mi ha aggredito e mi sono difeso", ha detto alla cugina prima di allontanarsi da casa. La donna ha subito avvertito il fratello di Simone che si è recato nella casa e ha trovato la madre a terra, facendo scattare i soccorsi. Purtroppo per Maria Atzeni non c'era più niente da fare: la donna era già morta.
Nel frattempo i Carabinieri del radiomobile di Villacidro si sono messi sulle tracce del 44enne che è stato rintracciato mentre girovagava in auto a Pabillonis, a una decina di chilometri a nord ovest di San Gavino. E' stato fermato, identificato e portato in caserma. Dopo le formalità di rito è stato trasferito in una cella del carcere a disposizione dell'autorità giudiziaria. Nella casa di via Tiziano, oltre agli operatori del 118, che hanno solo potuto constatare la morte della 77enne, sono arrivati anche gli investigatori dei carabinieri che da ieri notte cercano di capire cosa sia accaduto durante la serata finita nel sangue, forse al culmine di un'ennesima lite col figlio Simone.
Secondo i primi riscontri, l'ipotesi più avvalorata dagli inquirenti è che l'anziana sia stata strangolata, probabilmente a mani nude. Da una primo esame esterno sul corpo della donna non sembrano esserci segni di altre violenze, ma bisognerà attendere l'autopsia per capire cosa sia avvenuto nell'abitazione, ora sotto sequestro.
Nel passato del presunto omicida non ci sono tracce né prove di maltrattamenti fisici sulla madre, ma vengono segnalati ripetute minacce, insulti verbali e atteggiamenti aggressivi nei confronti della vittima. La pm di turno, Nicoletta Mari, affiderà, forse già domani, l'incarico al medico legale per effettuare l'esame autoptico sul corpo della 77enne. E' anche presumibile che verrà chiesta una consulenza su Simone Uras per i suoi riconosciuti problemi psichiatrici.
Leggi l'articolo completo su ANSA.it