Sardegna

Consulta: legittima legge sarda su più pazienti a medici di base

Bocciato il ricorso del Consiglio dei ministri

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 29 FEB - La Corte Costituzionale ha respinto il ricorso presentato dal Consiglio dei ministri contro la legge varata il 5 maggio 2023 dalla Regione Sardegna che ha autorizzato l'innalzamento del massimale fino al limite di 1.800 pazienti, su base volontaria, per i medici di famiglia.
    Il provvedimento era stato adottato per dare una risposta immediata ai cittadini che vivono nei territori in cui si registra una carenza di medici di base e garantire così il diritto alla salute richiamato dall'articolo 32 della Costituzione. La norma era stata impugnata dal Cdm lo scorso 28 giugno per questioni di legittimità costituzionale. Palazzo Chigi riteneva che alle Regioni non fosse consentita l'adozione di una normativa che andasse a incidere su un rapporto di lavoro e si sostituisse così alla contrattazione collettiva. Una competenza, sostenevano, che esulava da quelle riconosciute al legislatore regionale dalla normativa statale.
    La Regione, riaffermando la bontà del provvedimento approvato, ne aveva giustificato l'adozione evidenziando la conformazione territoriale dell'isola, caratterizzata da pochi grandi centri urbani e molteplici paesi sparsi in un vasto territorio, lontani e mal collegati, situati, anche su isole minori e in montagna.
    Motivazioni ritenute valide dalla Consulta che ha accolto le argomentazioni della Regione sottolineando, nella sentenza, che il limite del massimale può essere condizionato dalla organizzazione territoriale del servizio sanitario. Pertanto, la deroga al contratto nazionale che consente l'incremento a 1800 assistiti, così come l'ha stabilita la legge regionale, è stata dichiarata dalla Corte Costituzionale pienamente legittima.
    (ANSA).
   

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