(ANSA) - CAGLIARI, 08 MAR - Oltre la paura, il dolore, la
preoccupazione, lo stigma. Oltre gli stereotipi e l'esclusione,
la perdita della libertà.
"Che lo si legga come un avverbio o come una preposizione -
ha sottolineato Paola Melis, presidente dell'associazione
Socialismo Diritti Riforme ODV - il suo significato indica un
andare aldilà della condizione delle donne detenute. Impone una
riflessione sul presente ma ispira anche una speranza per un
futuro in cui sia cancellata e traguardata un'esperienza che non
lascia indifferenti".
"Questo 8 marzo - ha sottolineato Maria Grazia Caligaris,
coordinatrice dell'iniziativa - è per noi molto speciale perché
coincide con il 15/o anno di attività nella Casa Circondariale
di Cagliari. Lasciare un segno tangibile della nostra presenza
acquista un significato di vicinanza e solidarietà alle
detenute, ma anche alle operatrici penitenziarie e alla
dirigenza dell'Istituto che accoglie e valorizza le nostre
proposte".
"Il volontariato - ha detto il direttore del carcere Marco
Porcu - è un punto di riferimento molto importante nel nostro
Istituto perché offre un contributo di lavoro gratuito che
richiama i valori della solidarietà e della generosità. Con il
suo operato offre momenti di riflessione e di condivisione di
esperienze umane che amplificano e si saldano all'impegnativo
lavoro quotidianamente svolto dalle funzionarie dell'area
educativa e dalle operatrici penitenziarie".
Soddisfazione è stata espressa da Riccardo Pinna, il
muralista dell'associazione Skizzo. "Abbiamo offerto un piccolo
supporto - ha detto - che speriamo possa contribuire a rendere
la permanenza in questa sezione più vivibile per tutte". (ANSA).
8 marzo: murale 'oltre' in sezione femminile carcere di Cagliari
Iniziativa associazione in Giornata internazionale della donna