C'è un altro passo avanti tra i partiti della coalizione del campo largo che ha vinto le regionali in Sardegna: è Sinistra Futura che con il suo 3% e tre consiglieri eletti, in attesa della proclamazione ufficiale del nuovo presidente della Regione, ha fatto il punto sulla campagna elettorale.
"Abbiamo ribadito il pieno sostegno ad Alessandra Todde, rivendicando la primogenitura della sua scelta - scrivono in un documento finale dopo l'incontro a Oristano -. Come Sinistra Futura saremo impegnati nella promozione attiva del progetto di governo che ci ha caratterizzato nella campagna elettorale, avendo la consapevolezza di dover non solo governare, ma governare bene".
Nella composizione dell'esecutivo, composto da 12 assessorati, al gruppo ne potrebbe andare uno. Tra i punti che il partito ha definito fondanti, la questione morale: tutti gli eletti "dovranno riconoscersi in un codice etico di comportamento amministrativo e personale", puntualizzano. E lo sguardo oltre i confini isolani, "verso una proiezione nazionale, avendo la prospettiva di una collocazione nel nuovo Partito Socialista Europeo".
Il percorso prevede le tappe delle amministrative che impegnano il partito, nato un anno fa nell'Isola riunendo ex sostenitori di Leu-Articolo 1 e di Sinistra italiana, "in un lavoro di cucitura di alleanze e di collaborazioni, nella costruzione di liste unitarie e nella definizione di progetti di governo locale che esaltino le capacità di Sinistra Futura e dei suoi dirigenti locali".
"Intendiamo ripetere ovunque sia possibile lo schema politico che ci ha portato alla vittoria in Regione - concludono i responsabili del partito - sarà un dovere, nella consapevolezza che l'unione delle differenze dentro un progetto di unità sarà la forza di Sinistra Futura".
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